16 marzo 2015

IO SOSTENGO IL TALENTO ITALIANO: GIULIA DELL'UOMO



INTERVISTA DI ELENA CECCONI A GIULIA DELL'UOMO

Ciao Giulia, benvenuta nel blog di Daniela Ruggero, dove si tende a mettere in mostra i talenti italiani, con un occhio di riguardo alla nostra scuderia di autori "Lettere Animate". Ho letto il tuo romanzo e mi è venuta una voglia incredibile di conoscerti meglio e di capire qualche aspetto in più di te.

*Prima di tutto dicci chi sei, cosa fai per vivere e come sei diventata una scrittrice.

Ciao e grazie per questo spazio dall'obiettivo davvero nobile. Allora, sono Giulia e ho 26 anni. Nella vita lavoro in un'azienda sanitaria, curandone il marketing e la comunicazione. Come sono diventata scrittrice è una bellissima domanda a cui però mi sento di rispondere così: al momento penso di essere ancora una semplice autrice. Per essere una vera scrittrice la strada è un po' più lunga...

*Nel tuo romanzo è evidente la conoscenza del tema trattato. Come sei riuscita a narrare questa vicenda senza cadere mai nel drammatico, trasmettendo sempre un messaggio positivo e di speranza pagina dopo pagina?

Beh, devo essere sincera: mi è venuto davvero spontaneo. Non c'è nulla di studiato in Tutte le cose al loro posto. Ho riportato solo il mio punto di vista sulla vita, trasmettendolo alla protagonista. Sono una che di fronte alle difficoltà si concede solo pochi minuti di sconforto. Poi mi rimbocco le maniche e il resto viene da sé.

*Cosa ti ha portato a pubblicare questa storia con una CE. Quando è scattata in te quella molla che ti ha suggerito "ok, sono pronta per lanciarmi in pasto ai leoni"?

Credimi, non mi sono mai e dico mai sentita pronta per lanciarmi in pasto ai leoni. Non sapevo nulla del mondo editoriale. Nella mia vita sono sempre stata affascinata dai libri e dalle librerie e spesso mi capita di entrarci anche solo per un attimo di tranquillità senza poi comprare effettivamente nulla. Però fino ad un anno fa non conoscevo i meccanismi che precedevano la pubblicazione di un libro. Io ci ho provato senza aspettarmi nulla. Così quando ho firmato il contratto di pubblicazione il piacere è stato doppio! Devo dire che comunque è una strada in salita, fatta di tantissime difficoltà e di grandi soddisfazioni.

*Hai una pagina Facebook molto "piacizzata". Sei molto attiva sui social? Pensi che siano un bel mezzo per arrivare alle persone?

Sì la pagina Facebook del mio libro è molto seguita e la uso per tenermi in contatto con i miei primi lettori. Io però non sono molto attiva sui social, anche se ritengo straordinario il loro potere.
Penso però che ci voglia un pizzico di intelligenza anche nel loro utilizzo. Non bisogna abusarne, insomma.

*Quali sono i progetti per il futuro? Ci farai di nuovo incontrare Sara?

Oh, sì! Preparatevi perché Sara sta per tornare, è cresciuta e vi racconterà un'altra storia...

*C'è una domanda alla quale avresti voluto tanto rispondere, ma che nessuno ti ha fatto?

No, più che una domanda, svelo una piccola curiosità. La copertina di Tutte le cose al loro posto è ripresa da questa frase del libro: "Vorrei prendere un ombrello e mettermelo sul cuore, non soffrire più. Non bagnarmi di dolore." E l'ombrello è verde perché il verde è il mio colore preferito, verde speranza appunto.

*Concludiamo con i ringraziamenti. C'è sempre qualcuno che vorresti ringraziare, ma ormai che il libro è stampato ed editato, non ne hai più la possibilità. Vuoi farlo qui, adesso?
I ringraziamenti sono parte integrante del mio libro. Chi li ha letti spesso mi ha detto che sono emozionanti quanto la storia stessa.
Però c'è una persona che devo ringraziare pubblicamente ed è la mia editor Stefania di Studio Garamond Agenzia Letteraria. Sono mesi che mi segue (anzi, a dire il vero ormai è quasi un anno) e le sue parole sono davvero in grado di guidarmi in ogni scelta di questo difficile percorso.
Poi vorrei ringraziare Lettere Animate per un motivo particolare: mi ha dato l'opportunità di avvicinarmi al mondo degli esordienti, che sgomitano e scalpitano per farsi conoscere in un mondo che poggia solo su tradizione, poca innovazione e meccanismi difficili da scardinare. Sono autori validi quanto scrittori famosi, eppure rimangono troppo spesso nell'ombra. Ecco perché penso che l'intento di questo blog sia davvero nobile. Il talento italiano spesso c'è, ma non si vede.

RECENSIONE DI ELENA CECCONI

Oggi vi parlo del libro di Giulia dell'Uomo, collega della nostra bella squadra di autori emergenti di Lettere Animate. Il libro si chiama “Tutte le cose al loro posto”.
Sapevo esattamente a cosa andavo incontro, perché già dalla trama, anche se non c'è scritto in caratteri cubitali, si capisce che è un romanzo che ti farà soffrire. “DOLORE” è la prima parola che ti viene in mente.
E quando il libro inizia è proprio così. Soffri. Soffri perché il cancro non dovrebbe colpire una ragazza di vent'anni, soffri perché ti senti impotente.
Le parole di questa bravissima autrice, che scrive in modo così deliziosamente perfetto per la sua età, hanno la capacità di farti entrare dentro quelle pagine, ti immagini ogni ambiente, ogni odore.
Man mano che la storia prosegue si è accesa in me la speranza che la piccola Sara ce l'avrebbe fatta e avrebbe sconfitto quella bestia chiamata cancro.

Amore andrà tutto bene è la frase che più mi ha reso serena da quando ho scoperto la malattia”

La forza che i genitori e gli amici trasmettono a Sara è davvero tangibile, è anche grazie a loro si questa ragazza riesce ad affrontare tutto di petto. Anche in questo aspetto ho apprezzato il lavoro straordinario dell'autrice, che ha saputo trasmettere tutto questo più che bene.
Poi arriva Roberto e... l'amore. Un amore nato in quel modo, in quel posto ed in quelle circostanze, meritava forse un po' di più di spazio nel romanzo, ma ho comunque apprezzato l'intensità delle emozioni e la voglia di vivere quell'amore da parte di entrambi.

Mi sembra che accanto a lui nessuna malattia possa farmi del male. Mi sembra che se c'è lui, non c'è posto per altro.”

Una storia d'amore bella e travagliata in cui Sara dovrà di nuovo fare forza sulla sua determinazione ed il suo coraggio.

Insomma un romanzo che non solo mi è piaciuto davvero molto, ma un romanzo che mi ha fatto pensare, riflettere e che mi ha dato davvero lo stimolo giusto, per mettere anche le mie di cose al loro posto.

Dal buio a volte si può creare la luce, artificialmente. Oppure, lasciare che quella naturale entri nella nostra vita e rimetta tutte le cose al loro posto”.

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