16 novembre 2015

RECENSIONE ANIME ETERNE : LINA GIUDETTI

LINA GIUDETTI: ANIME ETERNE

Nata a Taranto sotto il segno del leone, inizia a scrivere all'età di quattordici anni coltivando la sua passione per la scrittura fino a oggi senza mai abbandonarla. Si ritiene una sognatrice nata e fantasiosa quanto basta per prediligere le materie creative. Appassionata soprattutto di cinema, teatro e arte grafica oltre che di scrittura e lettura naturalmente, si è di recente avventurata nel mondo del web design conseguendo il certificato ECDL per lavorare come libera professionista.  Gli scrittori che da sempre le piacciono e stimolano la sua immaginazione sono Gaston Leroux, Anne Rice, Stephen King, Clive Cussler e Bertrice Small, ma ama leggere molto anche quanto scritto da Oscar Wilde, Platone, Origene e Ovidio (Le "Metamorfosi" in modo particolare). Quanto alla poesia, ha sempre amato lo stile e le opere di Charles Baudelaire e simili. Da bambina invece adorava leggere le fiabe di Hans Christian Andersen. I libri che hanno in qualche modo segnato la sua vita sono "Il fantasma dell'opera" di Gaston Leroux e "La piccola principessa" di Frances Hodgson Burnett. Quanto al mondo del cinema, trova i suoi alter ego in Tim Burton e Sam Raimi, autori per lei "sacri" e anche sue grandi fonti d'ispirazione.






Sinossi

Romania, XV secolo.
Il principe Vlad ÈšepeÈ™ Dracula III detto l’Impalatore, regna nella Valacchia e da tempo combatte per mantenere l’ordine politico e religioso della sua terra, ma non tutti approvano i suoi metodi estremi. Soprattutto il suo nipote prediletto Stefan, avendo un cuore puro e pacifista, ritiene le sue leggi eccessivamente severe e non appena ha la possibilità di diventare re perché Vlad viene rinchiuso per anni in prigione a causa di un complotto politico, riforma ogni legge abolendo perfino la pena di morte per impalazione… al suo ritorno però Vlad non è più lo stesso di un tempo. La guerra e la morte della prima moglie lo hanno incattivito così tanto da avergli fatto scegliere di diventare un demonio. Vlad rinchiude Stefan nei sotterranei del suo castello e solo quando si ammala di tubercolosi ha dei rimorsi e tenta di salvarlo trasformandolo in quello che è lui: un vampiro, ma prima che la metamorfosi si completi, Stefan si uccide. Sua moglie Serafine impazzisce dal dolore e si uccide anch’ella e questa tragica serie di eventi, causa che una maledizione incomba sulle loro anime che si ritroveranno a vivere reincarnandosi in altri luoghi, in altri tempi e in circostanze molto avverse. Cosa succede infatti quando un figlio della luce diventa un figlio delle tenebre generando un karma che lo condanna alla maledizione della giovinezza eterna? Lei è bella, innocente e umana… lui è affascinante, tenebroso ed è un vampiro… un vampiro sul quale vengono diffuse molte leggende orribili… nella sua ultima incarnazione lei è tormentata da alcuni incubi ricorrenti di cui neppure suo fratello che è uno psichiatra, riesce a comprendere la provenienza; incubi che le mostrano come un’ossessione, gli squarci più significativi delle sue vite precedenti affinché si renda conto di essere tornata dal passato per riequilibrare il karma molto doloroso generatosi tra lei ed il suo antico amore Stefan. Sono ormai fatalmente diversi, eppure così fatalmente innamorati…
Viene così compiuto in questa storia un lunghissimo viaggio dalla Romania medievale all’America degli anni ’50 e dall’Inghilterra degli anni ’90 fino di nuovo al regno di Dracula e al suo castello rumeno che nasconde una serie di segreti agghiaccianti…
Una storia di amanti e rinnegati e di spettri, demoni ed eroi questa che mostra la figura del vampiro in maniera atipica e diversa rispetto a come l’han spesso mostrata le antiche leggende…

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 "Lei adesso sapeva che i suoi sogni sulla Romania, su Stefan e su Serafine, non erano affatto una coincidenza. Le avevano da sempre voluto riportare alle mente i frammenti di una vita passata. Quei nomi rivelati dal suo subconscio erano dunque reali e non onirici. Appartenevano a personaggi esistiti nelle medesime situazioni e contesti storici nei quali li aveva sognati.
Stefan così simile a Vernon, Edwina così simile a Serafine e lei così simile a entrambe…
Cosa poteva significare tutto questo? Con cosa aveva a che fare?
Le anime sono eterne, pensò in quei momenti, non possono mai morire, ma tornare a vivere in altri corpi di carne e ossa perché gli sia concessa l’opportunità di riparare agli errori commessi nelle precedenti esistenze…"
RECENSIONE 

Un romanzo che offre più opere in una. Anime Eterne si può inquadrare allo stesso tempo nell’opera di ambientazione storica, nel genere horror, ma alla base di tutto c’è una lunga, intensa, struggente storia d’amore.
I personaggi sono descritti con grande maestria, il terrore che il dittatore Vlad Tepes III riesce ad incutere, esce fuori dalle pagine del libro. Personaggio storico realmente esistito nel XV° secolo, famoso per la sua ferocia, sul quale è stata creata la figura mitologica di Dracula, teneva il popolo con il pugno di ferro, difendeva i confini del suo dominio con grande fermezza e aveva un’idea di governo decisamente autoritaria, nessuna pietà per coloro che considerava nemici, ma neanche per coloro che non la pensavano come lui.
Il vero protagonista dell’opera è però Stefan, nipote prediletto di Vlad, che diversamente dal dittatore è di animo gentile, di idee aperte e innovative. Durante l’esilio dello zio, governa in maniera totalmente diversa, riconoscendo diritti e cercando di migliorare la vita del popolo.
Il dittatore, diventato un vampiro, una volta tornato scatena la sua ira contro il giovane Stefan, colpevole di non aver seguito i suoi dettami e di essere stato troppo tenero con il popolo e con molti altri considerati nemici. Stefan viene rinchiuso nelle segrete del castello dove si ammala gravemente e quando è ormai troppo tardi, il dittatore decide di liberarlo e per non farlo morire lo trasforma in un vampiro.
A questo punto termina la prima parte dell’ opera, quella di ambientazione storica e comincia l’horror. Le storie di vampiri narrate sono terrificanti.
Stefan si toglie la vita per sfuggire al destino di vampiro e lo stesso fa la moglie Serafine che non accetta di vivere una vita senza il suo amato sposo.
Comincia una lunga serie di reincarnazioni, Stefan si reincarna in Vernon e Serafine in Edwina. La loro storia d’amore che era stata interrotta da Dracula nel XV° secolo, rivive in America negli anni ’50, ma il male ci mette di nuovo lo zampino e i due vengono nuovamente separati violentemente. Essi si ritrovano nuovamente come Vernon ed Elettra e di nuovo scocca la freccia di cupido! La storia si sposta dall’America all’Inghilterra degli anni ’90 per tornare nuovamente in Romania, dove era iniziato tutto.
L’opera ha la sua massima espressione horror nelle scene ambientate nella casa di Amityville, nella clinica psichiatrica a Londra negli anni ’90 e nel castello di Dracula infestato dai fantasmi.
La storia d’amore, invece, è sempre presente dall’inizio alla fine. I protagonisti si amano di un amore eterno, come le loro anime, fanno un giro lunghissimo, vengono separati più volte dagli eventi, ma alla fine si ritrovano come Vernon ed Elettra per vivere eternamente insieme.
Altra figura affascinante è quella di Jacob, fratello di Serafine ed invincibile combattente al fianco di Vlad Tepes III, che si reincarna in Jack l’ammazzavampiri, temerario e ostinato che, oltre ad uccidere i vampiri, essendo un ematologo, studia come guarirli dal vampirismo.
Ambientazione storica, horror e storia d’amore vivono di pari passo, si intrecciano l’una alle altre, coinvolgono il lettore e fanno palpitare il cuore, ora per paura, ora per amore. Una composizione atipica, intensa e coinvolgente, che riesce alla fine a far prevalere l’amore su tutto.
L’attrazione fra i due innamorati rende le loro anime eterne come eterno è il loro amore.
Bravissima l’autrice e belle le citazioni e le foto all’interno del romanzo, che aiutano il lettore a fantasticare con la mente e ad immaginare i posti dove avvengono i fatti narrati.
L’opera si rivolge prevalentemente ad un pubblico adulto a causa delle scene horror sopracitate.
Silvia Maira

RECENSIONE 

Il romanzo di Lina si apre con la descrizione dettagliata del noto Vlad Tepes III, dittatore, carnefice e impalatore sul quale si fonda la leggenda di Dracula. La figura storica del tiranno è descritta con minuzia di particolari, tanto che non è difficile udire le urla dei condannati alla sua furia durante la lettura. Il coprotagonista di questo romazo è Stefan che si mostra, nonostante l'opposto dello zio. Lo definisco coprotagonista perchè la figura di Vlad Tepes III è tanto forte che difficilmente si riesce a dimenticare, e il suo ritorno sotto le spoglie di vampiro conferma la sua ferocia. Il nipote reso anch'esso vampiro con la moglie. Fin qui una storia letta in oltre versioni direte voi... Invece l'autrice ha escogitato un'innovativa trama che rivede i personaggi rincarnarsi in vite successive. Una storia d'amore che si ripete nel perpetuo scorrere del tempo. L'amore che vince sopra ogni cosa. attenzione, non immaginate di leggere nulla di stucchevole, grazie ad alcune scene truculente anche le anime Dark potrenno apprezzarne la lettura.
Un buon esordio.
Ruggero Daniela

4 stelline  
0 fuochi dell'amore ( nella versione aggiornata sono state eliminate alcune scene più calde: peccato)


 

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