VALERIO LA MARTIRE
BIOGRAFIA
Valerio la Martire è nato a Roma il 5 novembre 1981, ha scritto i suoi primi racconti a dodici anni, ha studiato sceneggiatura cinematografica e ha pubblicato il suo primo libro nel 2009.
È stato volontario per Greenpeace e ha lavorato come copywriter e curatore di testi per varie ONG e organizzazioni umanitarie tra cui l’Agenzia dell’Onu per i Rifugiati (Unhcr) e Medici Senza Frontiere.
Tra le sue pubblicazioni, I ragazzi geisha (Bakemono Lab, 2016), libro sulla prostituzione maschile; Nephilim Saga (Armando Curcio Editore, 2014, 2015 e 2016) saga urban fantasy; Stranizza (David and Matthaus. 2016), storia d’amore omosessuale patrocinato da Amnesty International; Intoccabili (Marsilio Editore, 2017), l’emergenza Ebola raccontata dagli occhi di un operatore umanitario.
Estratti
“Ho imparato a riconoscerla nei passi stentati dei pazienti, nello sguardo vitreo che non chiede nemmeno più aiuto, nel tremore incontrollabile che impedisce di tenere un bicchiere d’acqua o un cucchiaio di minestra in mano. In quei volti che sai che non vedrai più il giorno dopo, perché non arriveranno a domani.”
“Non esiste una cura per l’Ebola. Con il tempo il sistema immunitario genera anticorpi che possono debellare il virus. Ma quel tempo è spesso troppo lungo e la morte sopraggiunge prima. Quello che si fa nei centri di trattamento è aiutare le persone a tenere duro, a resistere più giorni possibile per arrivare a sconfiggere il virus da soli.
Ma cos’è per me? So che l’Ebola ha cambiato il modo in cui vedo la vita. Per quello che mi ha fatto, per come ha distrutto chi ha toccato, per l’impatto che ha avuto su tutti.”
“L’Ebola ci ha spinto a compiere scelte estreme, a rispondere in maniera estrema, ci ha imposto le sue regole e a quelle ci siamo dovuti adattare. Forse non siamo stati abbastanza lungimiranti da vederla arrivare.
Per me l’Ebola è iniziata ad agosto del 2014.”
È stato volontario per Greenpeace e ha lavorato come copywriter e curatore di testi per varie ONG e organizzazioni umanitarie tra cui l’Agenzia dell’Onu per i Rifugiati (Unhcr) e Medici Senza Frontiere.
Tra le sue pubblicazioni, I ragazzi geisha (Bakemono Lab, 2016), libro sulla prostituzione maschile; Nephilim Saga (Armando Curcio Editore, 2014, 2015 e 2016) saga urban fantasy; Stranizza (David and Matthaus. 2016), storia d’amore omosessuale patrocinato da Amnesty International; Intoccabili (Marsilio Editore, 2017), l’emergenza Ebola raccontata dagli occhi di un operatore umanitario.
Estratti
“Ho imparato a riconoscerla nei passi stentati dei pazienti, nello sguardo vitreo che non chiede nemmeno più aiuto, nel tremore incontrollabile che impedisce di tenere un bicchiere d’acqua o un cucchiaio di minestra in mano. In quei volti che sai che non vedrai più il giorno dopo, perché non arriveranno a domani.”
“Non esiste una cura per l’Ebola. Con il tempo il sistema immunitario genera anticorpi che possono debellare il virus. Ma quel tempo è spesso troppo lungo e la morte sopraggiunge prima. Quello che si fa nei centri di trattamento è aiutare le persone a tenere duro, a resistere più giorni possibile per arrivare a sconfiggere il virus da soli.
Ma cos’è per me? So che l’Ebola ha cambiato il modo in cui vedo la vita. Per quello che mi ha fatto, per come ha distrutto chi ha toccato, per l’impatto che ha avuto su tutti.”
“L’Ebola ci ha spinto a compiere scelte estreme, a rispondere in maniera estrema, ci ha imposto le sue regole e a quelle ci siamo dovuti adattare. Forse non siamo stati abbastanza lungimiranti da vederla arrivare.
Per me l’Ebola è iniziata ad agosto del 2014.”
TAPPA COLORI
ROSSO
È la malattia, l’ebola, un virus che uccide le
persone che si prendono cura degli altri
BLU
Il cielo dell’Africa Occidentale che ha osservato la
sua gente morire senza piangere mai.
VIOLA
La fatica di quelli che hanno lavorato per salvare più
vite possibile.
NERO
La morte e la fine dei sogni di chi ha scoperto di risultare
positivo al test del virus ebola.
ORO
Per quelli che ce l’hanno fatta.
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