29 aprile 2017

Recensione "Immagina di aver sognato" di Elena Genero Santoro.




Trama

Futura e Patrick sono freschi sposini. La carriera di Patrick è in ascesa, la felicità è a portata di mano e le vacanze sono dietro l’angolo. Quale periodo migliore per concepire il loro primo un bambino? L’incanto è rotto da Gualtiero, lo scriteriato padre di Patrick, che, incapace di onorare i propri doveri di genitore e di marito, affida ai giovani sposi Pietro, il figlio di due anni nato dal suo secondo matrimonio, e si dilegua subito dopo per un tempo indeterminato. Pietro si rivela da subito un bambino problematico e ingestibile e porta Futura e Patrick dritti filati all’esaurimento. Le cose non migliorano quando, giunti in Italia, Futura e Patrick accettano di ospitare nella loro casa al mare anche Sergio e Caterina, i figli di Massimo che è gravemente ammalato. La baraonda arriverà al punto limite quando sotto il loro tetto si troveranno anche Manuela, sempre alla ricerca del sogno romantico, Mac, il vicino di casa irlandese circondato da un alone di mistero e Claire, la collega di Patrick in via di redenzione, che dopo aver provato a fargli le scarpe una volta ora vuole dimostrare di essere cambiata. E poi c’è un infermiere intransigente e burbero che assomiglia come una goccia d’acqua a un noto politico italiano… Una commedia sentimentale, introspettiva, con una venatura ironica.


Recensione
Recensione a cura di Silvia Maira
“Immagina di aver sognato” è un romanzo che ha l’andamento narrativo di un lungo racconto, in cui si intrecciano le vicende personali dei personaggi più eterogenei.
Cosa hanno in comune questi personaggi così diversi? Hanno in comune i problemi della vita reale e sarà proprio la vita a far incrociare le loro esistenze.
I protagonisti, senza ombra di dubbio sono Patrick e Futura, una giovane coppia di sposi che ha un grande desiderio, quello di avere un figlio. Attorno a loro ruotano gli altri personaggi della storia. Come Mac, attore donnaiolo, che cela la reale identità perché desidera essere trattato solo come un normale vicino di casa. Claire, ex fidanzata, sofisticata ed elegante, di Patrick.  Poi ancora Massimo, Manuela e Ljuda. E infine un bambino piccolo di nome Pietro, con tanti problemi e poche coccole e attenzioni: Pietro.
É il fratellino di Patrick, avuto da suo padre con una donna molto più giovane, con la quale vive una relazione altalenante.
Patrick si troverà a dover accudire suo fratello per un lungo periodo. Sarà proprio suo padre ad affidarglielo, un giorno, di punto in bianco, lasciandogli solo un piccolo borsone, dicendo che in un imprecisato momento sarebbe tornato a riprenderlo.
Patrick e Futura si trovano sin dall’inizio ad avere a che fare con un bambino problematico che metterà a dura prova la loro tranquilla esistenza. Pietro è un bambino irrequieto, completamente senza regole. Pietro non dorme oppure dorme poco o male e, cosa che sorprenderà la giovane coppia, solo assumendo pesanti ansiolitici. Pietro ha un’alimentazione completamente sbagliata, non mangia nulla di sano, non interagisce, sembra non comunicare.
Patrick e Futura tuttavia si affezionano a quel bambino così solo e problematico e cercano di dargli amore, attenzione, cercano di capire il suo disagio.
Sarà proprio Futura, che tanto desidera un figlio suo che non ha, ad osservare il piccolo, anche nelle più sottili sfumature, fino a notare che è proprio l’alimentazione sbagliata ad influenzare il comportamento del bambino.
Futura si documenterà e scoprirà che dietro il comportamento del bambino c’è un’intolleranza al sodio, un disturbo alimentare che ha un nome:ADHA (Attention Deficit Hyperactivity disorder).
Sarà l'amore e la pazienza di Futura a curare il piccolo Pietro, allontanandolo dagli ansiolitici, e a dargli una vita normale.
Tutti i protagonisti della storia si troveranno a vivere insieme un’estate a Imperia e saranno, tra alterne vicende, ospiti di Patrick e Futura.
In questo modo, l’autrice, raccontando le vicende, accende l’attenzione su diverse tematiche importanti, almeno quanto quella delle intolleranze alimentari.
Affronta il tema della separazione dei genitori e dei figli contesi, della finta amicizia di chi tratta solo per raggiungere scopi personali, affronta il tema più leggero dell’amore non ricambiato e anche dell’amore impossibile quello che si può solo sognare. E infine affronta la crisi di coppia, le incomprensioni tra coniugi che si possono superare solo se l’amore vivo.
Sebbene talvolta il ritmo narrativo rallenta nell'esposizione  delle vicende personali dei singoli protagonisti, Immagina di aver sognato è un romanzo gradevole, che affronta temi importanti con leggerezza.
Il linguaggio è semplice e lo stile fluido rendono la lettura veloce.
Una nota di merito alla descrizione dei personaggi. Sembra che l’autrice li abbia conosciuti realmente tanto sono resi reali e veri.
Valutazione



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