20 febbraio 2019

Intervista a Lorenzo Basilico



Cos'è la magia?
La magia è il rumore del vento tra i rami in un bosco la notte. La fiammella che arde nonostante il mondo, o forse tu stesso, complotti per spegnerla. È suono di un’arpa con corde d’acqua.
La Magia è il Mistero, la musica segreta che si annida nel cuore di ogni cosa. E che ogni cosa lega. 

Cosa rappresenta per te Milano e come entra nelle tue storie?
Milano è Casablanca, un luogo di passaggio, che però molti reietti ed esiliati hanno imparato a chiamare casa. Milano è il Crocevia delle vecchie storie del Mississippi, è il vevè di Papa Legba all’inizio dei riti per richiamare i loa. È dove ti aspetta l’inaspettato.

Che tipo di protagonista è il tuo? 
Non è certo un protagonista perfetto, potentissimo o ponderato. È un ‘mago normale’ profondamente umano, imperfetto, che in genere cerca di stare lontano dai guai. Ma i guai puntualmente lo vengono a cercare.
Non gli interessano i massimi sistemi e sembra profondamente cinico, tuttavia, quando più conta segue il proprio cuore e fa ciò che è giusto. Allora decide di combattere, anche se il buonsenso gli suggerisce il contrario, senza calcoli.
Cosa ne pensi del panorama editoriale odierno?
Non ho le competenze per giudicare ma parlo della mia esperienza. Penso che prima di scrivere e auto pubblicarmi disdegnavo gli autori Self, ma posso dire vi sono inaspettate perle rare in questo Mare Magnum di autori. 
Credo che ci dovrebbe pesare a un modo di valorizzare questo panorama e le case editrici dovrebbero attingere spontaneamente in misura maggiore da questo bacino. 
Ho trovato infatti alcuni autori self che non sfigurerebbero nelle scuderie maggiori: Newton Compton, Fanucci…

Ebook o cartaceo? 
Utilitaristicamente prima ebook poi cartaceo, se il libro mi appassiona. L’ebook per me, che sono un vorace lettore è stato rivoluzionario: stipare in un dispositivo sottile miriadi di libri ha risolto mi ha irretito quasi da subito. L’ebook è per la passione, non necessariamente passeggera. Il cartaceo per la passione e il legame.

Quanto c’è di te nei tuoi libri? 
Tanto. La volontà di non arrendersi, un po’impertinenza, il desiderio di sapere e di dipingere il reale con colori nuovi.

Qual è l’autore che è stato illuminante nel tuo percorso artistico?
Stephen King emozionalmente. Raymond Chandler e Melville da quello stilistico.
Uno è troppo poco… 

Un genere che non leggeresti mai e perché. 
Oddio… credo romanzi di propaganda. La propaganda sia tutto ciò che la letteratura non deve essere. Detto questo non sono molto propenso a leggere romanzi rosa.  

Vuoi parlarci dei tuoi prossimi progetti?
Ho un folle progetto in testa di scrivere un romanzo che mischi Cyberpunk e Horror, stile Lovercraft. Titolo provvisorio “La notte che bruciammo Chtuhlu”. Una raccolta di racconti “Anabasi Elettriche”
Il terzo romanzo della saga de Ex tenebris RIGOR MORTIS

Visto che siamo i Sognatori Erranti, hai un sogno nel cassetto?
Un po’ più di serenità economica e due lunghi viaggi. Uno con la famiglia a New York e uno completamente solo.



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