14 gennaio 2020

Intervista a Valentina Sagnibene, autrice di "Ci rivediamo a casa".




1)      Quando è nata in te la necessità di scrivere?



Credo che la necessità di scrivere sia iniziata più o meno con la lettura: quando ho cominciato a leggere le primissime storie, da piccola, è nata la voglia di raccontarne di mie.

Con il tempo, credo di poter dire che questa passione sia diventata anche volontà di trovare una propria voce. Avere qualcosa da dire e una visione da mostrare agli altri. Mai imporre, però! Solo… mostrare.





2)      Da dove prendi ispirazione per i tuoi scritti?



Fino a qualche tempo fa leggevo molto e mi capitava di trovare storie particolari che mi ispirassero. Ora che di tempo ne ho sempre poco e purtroppo ammetto di leggere meno, ho capito quanto importante sia guardarsi intorno, ascoltare, scovare i dettagli. Una cena fuori, una passeggiata, un vagone della metropolitana affollato, una coda al supermercato, una riunione di lavoro… mi piace ispirarmi al quotidiano. A ciò che c’è intorno a noi.



3)      Sei una scrittrice metodica o impulsiva?



All’inizio impulsiva, o meglio: quando mi viene in mente una storia, o dei personaggi, che voglio raccontare, ho bisogno di buttarli giù su un foglio bianco (o capita di non dormirci la notte!).
Ma in realtà sono molto metodica: prima di diventare autrice ho frequentato un master in università che mi permettesse di acquisire una metodologia. Come si costruisce una storia che funzioni, come delineare personaggi credibili, strutturare dialoghi… Credo che la tecnica sia molto importante.



4)      Quando hai capito qual era il genere giusto da scrivere per te?



Probabilmente con il mio primo romanzo per Giunti (Tutto quello che non mi aspettavo). Ho capito che il target young adult (anche se forse un po’ più sbilanciato verso l “adult”) mi veniva molto più naturale da prendere come riferimento.

E amo scrivere di personaggi quotidiani, e di storie semplici, ma solo all’apparenza.



5)      Ci sono nuovi progetti per il futuro?



Assolutamente sì, speriamo solo che vadano in porto ;)

L'autrice è lieta di rispondere alle domande dei lettori attraverso i suoi canali social.







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