11 gennaio 2020

Recensione : "Ci rivediamo a casa" di Valentina Sagnibene.


Recensione a cura di Silvia M.

Ci rivediamo a casa è un libro che prende il lettore per mano e pian piano lo accompagna all’interno della storia, alla scoperta dei personaggi e degli ambienti dove si svolgono i fatti.
In questo libro, un luogo fondamentale è la bottega artigiana di nonno Antonio che, con le sue mani, crea delle suggestive lanterne, barattoli in vetro, illuminati da candele, che servono a impreziosire le location di importanti feste. La Home Lights, tuttavia, non è solo una bottega artigiana, ma anche un punto di riferimento dei personaggi. È una casa per Rachele, la nipote di Antonio, lo è per Teresa, che ci lavora,  per Elvira, un’eccentrica donna da un grande cuore e lo è per Jack, un personaggio dapprima enigmatico che imparerete a conoscere pian piano.
Ogni personaggio è molto ben descritto, è delineato e caratterizzato e ha un suo vissuto.
Sono personaggi credibili, vicini della porta accanto con cui il lettore si può immedesimare.
Terry, con le sue paure e un passato con cui fare pace, Rachele, che vive quasi rifugiata in quel negozio, in un rapporto simbiotico con il nonno, per non affrontare la sua vita che le ha riservato qualche dispiacere, nonno Antonio che cela un segreto che vi stupirà. I luoghi e le ambientazioni sono molto ben descritti, tanto che, pagina dopo pagina, ho avuto come l’impressione di essere stata nella Home Lights.
Il linguaggio è semplice, moderno, è quello parlato oggi, così come la storia, che è calata nei nostri giorni, in una società in cui internet, WhatsApp, Facebook, messaggi, chat si sono sostituiti ai rapporti veri e al contatto umano, una realtà da cui Teresa è assorbita nel bene e nel male e dalla quale Rachele scappa.
Strumenti utili oggigiorno, ma che un uso inappropriato può far diventare estremamente dannosi o pericolosi.
Ci rivediamo a casa è anche un viaggio nei sentimenti: è la storia di un bellissimo rapporto tra un nonno e una nipote, è la nascita di un’amicizia tra persone molto diverse, come Rachele e Teresa. È un romanzo sull’amore, sulla cura e sull’attaccamento delle tradizioni di famiglia, che vanno custodite come patrimonio.
Quando si parla di sentimenti e famiglia non si può non parlare di casa.
“…non importa dove, casa può essere qualunque posto nel profondo del tuo cuore. Può essere qualsiasi persona capace di toccare le corde del tuo animo e di capire chi sei veramente anche solo con uno sguardo. Può essere la famiglia che esula dai legami di sangue, ma che la vita, ad un certo punto, ti mette davanti.”

 

Quando arriverete alla fine, avrete la sensazione che il libro, pur essendo corposo, sia finito troppo presto e la bottega delle lanterne vi mancherà assieme a tutti i personaggi che l’hanno animata.

Silvia M.



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