Londra, 1937. Alessandra Durante sta cercando di superare il dolore per la perdita dell’adorato marito inglese, quando riceve una notizia inaspettata: è diventata l’erede della villa tra le colline toscane posseduta dai suoi avi italiani. Decisa a voltare pagina, Alessandra parte insieme a sua figlia Diana, con la speranza di ricominciare una nuova vita in mezzo alla natura. Ma gli effetti dell’imminente conflitto mondiale si fanno sentire anche in mezzo alle vigne e ai cipressi: infatti la villa diventa un ricovero per tutti coloro in cerca di un rifugio. E l’arrivo di Davide, un giovane che nasconde un segreto importante, è destinato a cambiare per sempre la vita di Diana, che sarà chiamata alla scelta più difficile di tutte: quella tra la testa e il cuore. Intanto, a Londra, il secondo figlio di Alessandra, Robert, si arruola come pilota della RAF. È determinato a fare la sua parte per liberare l’Italia dalla morsa del fascismo. Il suo coraggio lo porterà ad accettare una missione pericolosissima, che lo vedrà infiltrarsi oltre le linee nemiche. Riusciranno Alessandra, Diana e Robert a sopravvivere alla guerra senza tradire loro stessi?
Recensione
Scrivere la recensione di
un libro corposo, la cui trama si sviluppa in un arco temporale non solo vasto
ma anche complesso come quello della Seconda guerra mondiale, non è semplice.
I segreti di Villa
Durante mi ha conquistata dalle prime battute e, nonostante superi gli ottanta
capitoli, l’ho divorato. Come tutti i libri che entrano nel cuore, dopo averlo
finito di leggere mi è mancato e avrei voluto iniziarlo daccapo.
La protagonista,
Alessandra Durante, è una figura affascinante, una donna forte ed elegante, di
origini italiane ma cresciuta a Londra, che dopo aver subito il dolore della
perdita improvvisa del marito, apprende di avere ereditato un’antica villa in
Toscana, l’antica dimora di famiglia appartenuta alla nonna mai conosciuta.
A Londra, sola, con due figli da mantenere, Alessandra,
senza il marito, vive in condizioni di difficoltà e, dopo aver riflettuto,
molta combattuta, decide di lasciare il figlio nella scuola che frequenta, alle
amorevoli cure del nonno e di un caro amico di famiglia e di partire alla volta
dell’Italia con la figlia più piccola, Diana.
Giunta in Italia, in
Toscana, nell’antica villa di famiglia, Alessandra e Diana trovano tante
persone, che avevano lavorato per la nonna, che di giorno in giorno
diventeranno la sua nuova famiglia.
Gli echi della guerra
iniziano a farsi sentire in tutto il mondo e anche in Italia arrivano le prime
drammatiche notizie: famiglie di ebrei private della loro dignità a causa di
vergognose leggi razziali.
Alessandra ha paura per
Diana e per il figlio Robert che, a sua insaputa, decide di diventare un pilota
della RAF.
Allo scoppio della
guerra, la narrazione abbandona i toni quasi bucolici iniziali e diventa
drammatica e dolorosa, come sa essere la descrizione e la narrazione
dettagliata di fatti di guerra.
L’autrice descrive le
vicende di quegli anni in un modo assolutamente reale, emoziona, turba, fa
commuovere.
Gli orrori della guerra,
il coraggio di chi ha rischiato la vita in nome di un ideale, il coraggio di
chi non ha esitato a dare ospitalità ai feriti, agli oppressi e ai
perseguitati, gli amori non ammessi tra giovani di religione diversa, sono
descritti con partecipazione.
I personaggi, sebbene
siano tanti, sono descritti con estrema precisione. Ognuno ha un carattere ben
delineato, un suo vissuto, un suo destino.
La guerra che finisce, i
sopravvissuti che si ritrovano, la vita che cambia, i ricordi di chi non c’è
più. In questo libro c’è la vita descritta.
Una storia mai scontata,
una narrazione che fila liscia per più di ottanta capitoli, il filo non si
perde, non entra in contraddizione.
Un vero gioiello che
consiglio agli appassionati del genere storico.


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