Sinossi:
Carnevale 1484 d. C. Tra feste, scherzi carnevaleschi e misteriose strigarie gallesi, Goffredo è inviato a Venezia in una delicata missione di spionaggio, mentre Edmundo accetta di dare la caccia alla Bestia infernale che si nasconde nella bruma e sta trucidando i fanciulli lagunari.
Giallo storico autoconclusivo
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Stralcio:
….Edmundo ricacciò
indietro i ricordi e oscillò, prossimo allo svenimento, tuffando una mano nel
borsello. Non aveva più il fisico per certe cose.
Saldò il debito e sgusciò
fuori dalla taverna, stringendosi il capo tra le mani. Sentì le onde leggere
che s’infrangevano contro le sponde delle calli e i piccoli sandoli e mascarete, che i veneziani
usavano per spostarsi nei canali, sbattevano contro gli argini.
Tutto odorava di
pesce marcio, d’acqua stagnante, d’alghe salmastre e di sale. Un odore
spiacevole che restava in gola a lungo e si sforzò di non vomitare l’anima.
S’appoggiò al muro
di una casa, respirando a fondo, e all’improvviso ricordò il suono
agghiacciante che aveva udito, prima di ritirarsi con la cortigiana.
Il grido d’agonia
e spavento che era riecheggiato a lungo. Anche la cortigiana era impallidita,
terrorizzata, e l’aveva trascinato quasi di corsa dentro la topaia. Era
sgattaiolata all’esterno solo all’alba.
«Un grande animale
selvatico, di sicuro. Forse uno di quelli ammaestrati dai domatori, anche se di
solito non sono rilasciati neppure di notte» borbottò scacciando le
reminiscenze confuse e stringendosi il mantello pesante intorno al corpo.
«Ti senti bene?
Hai bisogno di un medico?»
Edmundo piegò con
affanno il collo verso l’alto, mettendo a fuoco l’uomo che gli aveva rivolto la
parola: un giovane schiavo dell’est o un arsenalotto straniero, senza dubbio,
considerata la sua stazza e l’altezza.
«No, grazie. Ho
solo bevuto troppo ieri sera. Mi riprenderò presto, non preoccuparti.»
Il ragazzone
inarcò entrambe le sopracciglia, dubbioso, e si sistemò meglio la berretta
sopra i riccioli chiari. «Stai attento al pericolo che riserva la notte.
Traballare ubriachi in giro per le calli durante il Carnevale non è una buona
scelta, soprattutto a causa del caligo.»
«Lo terrò a mente,
sior…?» gli domandò, incuriosito dal
suo atteggiamento.
«Garric» rispose
secco.
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