01 ottobre 2023

Recensione "Diario di un perdente di successo" di Dario Mondini


 Cinquecento metri, un chilometro, non so bene quanto stia percorrendo, le macchine mi passano davanti lavandomi a ogni pozzanghera. Ho paura ma non sento la fatica, ho quasi quarant’anni e un’anca ricostruita tramite osteosintesi a seguito dello schianto del 2011. Mi merito una serataccia così, un segno del destino, basta cercare avventure che svuotano l’anima e prosciugano il portafogli. Penso a Viviana, la ragazza che amo e corteggio inutilmente da due anni; a lei piace fare jogging, oltre che danzare. Corro un po’ per emularla e nel frattempo mi vengono in mente tante cose, ripercorro i mei primi (quasi) trentanove anni. Se fossimo insieme tutto questo non sarebbe successo, non sarei uscito di casa, saremmo assieme a guardare gli Europei o forse ancora a ripercorrere i passi del suo recente saggio di danza.


Recensione a cura di Silvia M.

Quello di Dario Mondini non è tanto un romanzo, quanto un diario intimo in cui l'autore mette a nudo la propria vita e la racconta a un pubblico di uditori. Sembra quasi di trovarsi in un salotto virtuale, seduti in cerchio e l'autore, in una poltrona, seduto da solo, inizia a parlare di sè. 

Amici, studi, hobby, lavori, amori, delusioni, incidenti, salute. Dario Mondini racconta di sè proprio tutto e lo fa con semplicità, anche con umiltà e con senso di autocritica. Perchè in questo lungo ed emozionante racconto, in cui parla delle soddisfazioni della sua vita e dei grandi dolori, alcuni legati alla famiglia, Dario non nasconde nè a se stesso nè ai lettori i suoi errori, qualche volta anche di valutazione. Come gli è accaduto in campo amoroso. Parla di diverse donne, racconta storie importanti in cui ha creduto e per le quali ha sofferto dopo la rottura, racconta di autentiche delusioni e di grandiosi abbagli.

Racconta una parte molto dolorosa della sua vita legata a un grave incidente che lo ha segnato nel fisico e nell'animo.

Non nasconde di amare le belle cose, i viaggi di un certo tipo, gli alberghi confortevoli.

E parla di amici che lo hanno sempre accompagnato, sebbene la vita di ciascuno di loro abbia preso strade diverse.

Quello di Dario Mondini è un esperimento letterario coraggioso, perchè occorre avere coraggio per aprirsi e per parlare di sè in un libro che può essere amato o criticato.

Lui si definisce nel titolo un perdente di successo , credo che per il solo fatto di aver reso pubblica parte della sua vita si merita la medaglia di vincitore.

Sa bene di non avere scritto il capolavoro della letteratura italiana, e non è questo il suo scopo. 

L'andamento narrativo è semplice e colloquiale, tipico del linguaggio parlato. Non ci sono acrobatiche ricerche di stili narrativi, ma il libro nella sua semplicità risulta immediato, incuriosisce e arriva al cuore di chi lo legge.


⭐⭐⭐⭐

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