08 settembre 2015

Recensione: L’incanto di fantasia di Caterina Armentano





In una notte sinistra e tempestosa, mentre i tuoni e i lampi dirompono tra cielo e terra, Minerva abbandona l’Olimpo per far visita a una bambina, relegata in una caverna da un intero villaggio. La piccola non ha un nome e ha una grave disabilità: non sa parlare, per questo si esprime tracciando disegni sui muri della caverna che la ospita. Minerva rimane affascinata da tante meraviglie, decide così di farle un dono. Le verrà dato un nome: Fantasia. La bambina capirà ben presto di poter dar vita a creature straordinarie, quelle del libro incantato che lei stessa creerà e che magicamente si animeranno: pere magiche, colori fatati, folletti dispettosi, draghi con poteri straordinari, re razzisti, fratelli intrepidi, chiavi che conducono in mondi alternativi, pozioni che inducono il sonno eterno. Fantasia si prenderà cura di tutte le sue creature, rivelandosi migliore di coloro che l’hanno abbandonata, dimostrando che la sua capacità di amare è più forte della Paura, della Solitudine e dell’Abbandono.




L’incanto di fantasia di Caterina Armentano

di Lisa Di Giovanni

Le fiabe appartengono a tutti.” E’ proprio così questo libro fantastico, senza tempo, scritto con elevata maestria non è per soli bambini, ma andrebbe letto anche dai grandi. Tutto inizia con una storia fantastica ma dal valore morale e significato intenso e attualissimo: emarginazione, bullismo, denigrazione infatti sono i temi trattati sottopelle dall’autrice. La protagonista è Fantasia, una bambina che non poteva parlare nata e abbandonata, esiliata da un intero villaggio, nonché dalla propria famiglia, in una caverna. Nella sua grave disabilità, senza nemmeno un nome di battesimo, si esprimeva raffigurando disegni sui muri della caverna dove viveva emarginata da tutti. Una notte, mentre c’era una tremenda tempesta, la bambina scorse uno spiraglio tra le nuvole e così le apparve Minerva scesa in suo aiuto dall’Olimpo. La dea chiese alla piccola di scegliere tra due doni: avere un nome oppure acquistare l’uso della parola. Così nacque finalmente Fantasia, ebbene si la bambina tanto disprezzata scelse di avere un nome. «Da oggi ti chiamerai Fantasia e avrai la facoltà di investire con il tuo potere chi reputerai opportuno. Il tuo tocco sarà sacro e le tue mani creeranno solo meraviglie

La bambina si rese conto prestissimo di poter dar vita a esseri straordinari e così il libro ha preso vita con dodici splendide fiabe, tra pozioni del sonno eterno con la principessa Ilaria, ai cinque cavalieri erranti  e poi ancora Il Regno del sole Ambra  dove:  Ario… finalmente dichiarò il suo amore per Zita e si sposaronoFinalmente, nel regno del Sole d’Ambra scesero di nuovo la pace e l’amore, e ancora oggi tanti temerari sperano di imbattersi in tale cammino, ma come dicono i draghi: “Solo i puri di cuore troveranno la strada.” chiavi magiche che portano a mondi alternativi e il principe Arcobaleno. Fantasia darà sfogo a tutta la sua creatività e magicamente l’amore vincerà sulla sofferenza, l’abbandono e la paura.

Il libro è un romanzo fantasy strutturato come un libro di fiabe, inizialmente è strutturato in modo poco usuale perché non troviamo la prefazione, ma l’autrice recupera alla fine con un’interessante conclusione, note d’autore e ringraziamenti, tantissimi.
12 FIABE

 In una notte sinistra e tempestosa, mentre i tuoni e i lampi dirompono tra cielo e terra, Minerva abbandona lOlimpo per far visita a una bambina, relegata in una caverna da un intero villaggio. La piccola non ha un nome e ha una grave disabilità: non sa parlare, per questo si esprime tracciando disegni sui muri della caverna che la ospita. Minerva rimane affascinata da tante meraviglie, decide così di farle un dono. Le verrà dato un nome: Fantasia. La bambina capirà ben presto di poter dar vita a creature straordinarie, quelle del libro incantato che lei stessa creerà e che magicamente si animeranno: pere magiche, colori fatati, folletti dispettosi, draghi con poteri straordinari, re razzisti, fratelli intrepidi, chiavi che conducono in mondi alternativi, pozioni che inducono il sonno eterno. 
Fantasia si prenderà cura di tutte le sue creature, rivelandosi migliore di coloro che lhanno abbandonata, dimostrando che la sua capacità di amare è più forte della Paura, della Solitudine e dellAbbandono.
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