CLAUDIA D'AMICO : OMBRE
Recensione Ombre, di Claudia D’amico.
Ombre è una raccolta di tre
racconti, apparentemente diversi, ma che hanno un comune filo conduttore la
,vita e tutta la sua variegata gamma di sentimenti: gioia, dolore, felicità,
amore, disperazione, angoscia.
Emozioni
Il primo dei tre racconti è il
più breve e, come ci tiene a precisare l’autrice, è liberamente ispirato alla
celebre canzone di Battisti-Mogol, Emozioni.
Attraverso frasi tratte dalla
canzone, l’autrice ci presenta la vita di Leonida, un uomo disperato perché ha
scoperto di essere gravemente malato, teme per la sua vita, non può far nulla,
anzi come dice l’autrice si sente impotente
di fronte alla malattia e scopre nuove
emozioni come la frustrazione e la paura. Una paura che lo fa piangere come
un bambino e lo rende debole e vulnerabile. Nei suoi ricordi emerge ad un
tratto il suono di una dolce voce che gli intima di non abbattersi. Leonida in
questo modo cerca di farsi forza e di affrontare la sua realtà.
COMMENTO
Nella sua brevità, il racconto fa riflettere sulla vulnerabilità e
caducità della vita e dell’essere umano, capace di sprofondare nella
disperazione più profonda in seguito ad un responso medico.
Lo stile è pacato e si sente, perché continuamente citata, la melodia
dell’omonima canzone che accompagna l’intero racconto. Le emozioni tuttavia
citate sono le più tristi, sebbene alla fine si avverta una flebile speranza
che nasce nel protagonista.
La valutazione per questo singolo racconto è di tre stelline e mezzo.
Storia di una scrittrice fallita e di un lettore nullafacente
Il secondo racconto è quello più
esteso ed è il racconto di un incontro che porterà alla nascita di una
bellissima ed emozionante storia d’amore e di vita insieme.
Il racconto si presente di più
ampio respiro rispetto al primo e il ritmo della lettura e più veloce.
Ritroviamo il protagonista
maschile Leonida(è lo stesso del primo
racconto o una semplice omonimia?)e Elena, la bella protagonista femminile.
Il loro incontro avviene per caso, alla fermata dell’autobus. Non fu amore a
prima vista, ma iniziarono a parlare del più e del meno e si presentarono: lui
Leonida, cameriere, amante della lettura, lei, Elena, una scrittrice fallita o
almeno così si definisce, ma non lo è. E’ una scrittrice che ha scritto sotto
pseudonimo un libro che ha avuto un enorme successo e il suo editore la
incalzava per avere un secondo libro. Solo che Elena non trovava la giusta
ispirazione. Era una precisina, leggeva e rileggeva i suoi testi, cancellava
intere frasi perché non soddisfatta anche di un solo aggettivo. In un anno ,
Leonida, che nel frattempo era stato assunto come cuoco, aveva imparato a
conoscerla, ad apprezzarla, a sopportare i suoi momenti e ad amarla. E il primo
bacio c’era stato per caso, quasi inaspettato. Dopo qualche tempo, lui le aveva
chiesto di sposarla. Leonida era un romantico, un appassionato, un passionale ed
era profondamente innamorato di lei. Da lì nascerà una storia d’amore e di vita
bellissima, intensa, emozionante, avvincente che vedrà i nostri protagonisti
diventare genitori di Federico, Calliope e Alessandro, continuando a svolgere
ognuno il proprio mestiere, lui di cuoco, lei di scrittrice sempre alle prese
con nuove storie. Saranno due ottimi genitori e creeranno una bellissima
famiglia. E’ ciò che emerge dalla lettura, una famiglia felice, dove si respira
una bella atmosfera, dove c’è dialogo tra genitori e figli, dove c’è armonia.
Si avverte quella piacevole sensazione dello star bene a casa.
Quella atmosfera di serenità
verrà fortemente turbata da un incidente in cui verrà coinvolto Federico. Sarà
investito da un’auto pirata che lo ridurrà in fin di vita, lasciandolo per
diverso tempo sospeso tra la vita e la morte. La famiglia si stringerà attorno
a lui, Calliope, ormai sedicenne griderà la sua rabbia e il suo dolore e farà
di tutto per trovare i responsabili di quell’incidente, ma resteranno uniti e
si faranno forza l’uno con l’altro, sebbene ognuno si senta in parte
responsabile.
Federico si riprenderà e tornerà
a casa. La vita andrà avanti. Calliope si innamorerà di Francesco, diventerà
madre e si affermerà come sceneggiatrice. Anche Federico e Alessandro, ormai
adulto lasceranno il nido e avranno una loro famiglia.
E alla fine quando tutti vanno
via di casa e restano Leonida, affermato chef, e Elena, scrittrice di successo,
lei si trova a fare delle riflessioni.
“Il tempo era passato come un
treno in corsa. […] Quell’uomo che le era rimasto sempre fedele, che aveva
provato sempre le sue stesse emozioni, che l’aveva sorretta, aiutata, che
l’aveva fatta ridere, che l’aveva fatta innamorare dei classici, della pasta al
ragù verde, quell’uomo… Quell’uomo era sempre stato quello giusto.”
Il racconto ha una conclusione a
dir poco emozionante!
COMMENTO
La vita ha un percorso, un inesorabile e inarrestabile percorso fino
alla fine dei giorni. Non si è mai pronti a lasciare andare chi si ama, a
vivere senza una persona che è stata una parte della propria vita. Chi va via,
lascia tutto se stesso, ciò che ha costruito, chi ha amato. Chi resta vivrà nel
ricordo, nella struggente malinconia, trascinandosi addosso il dolore della
perdita come compagnia.
Cinque stelle per un racconto che va letto e assaporato parola per
parola.
Requiem for a dream
In questo ultimo racconto che
chiude Ombre, sarà Francesca a parlare in una sorta di diario, raccontando il
suo amore, fin dai banchi di scuola per un ragazzo inizialmente impossibile,
Daniele. Daniele è innamorato di Azzurra e pende dalle sue labbra e ha un amico
dal quale non si separa mai Gabriele, il quale sembra essere geloso di chiunque
si avvicini a Daniele.
L’occasione dello studio per gli
esami di maturità fu galeotta. Daniele, studente non modello, cerca aiuto per
gli esami. Sarà Francesca ad offrirsi di aiutarlo non volendo farsi sfuggire
l’occasione. In realtà la ragazza avrà inizialmente poco tempo per stare con
lui perché in tutti i loro incontri ci sarà sempre Gabriele. Tra Francesca e
Gabriele non c’è un buon rapporto e Gabriele sarà una presenza costante e
fondamentale in tutto questo racconto. Tra Daniele e Francesca nascerà una
storia e i due decideranno di andare a vivere insieme con l’inizio delle
lezioni all’università. La loro fu da subito una convivenza a tre: Daniele,
Francesca e Gabriele che mal sopporta la presenza della fidanzata dell’amico e
cerca in maniera a volte anche subdola di metterla in cattiva luce di fronte
all’amico, la mette in imbarazzo, cerca di farla stufare di quella convivenza.
Francesca prende atto della
complicità dei due, del legame profondo che li lega e inizia a sentirsi fuori
posto. Inizia a provare un profondo malessere che verrà accentuato quando
scoprirà che il suo fidanzato l’ha probabilmente tradita con Azzurra.
Questo ultimo racconto è un
racconto di dolore, di un’atroce crudeltà, quella di cui rimarrà vittima la
sorella di Francesca che verrà violentata e uccisa.
Ciò cambierà irrimediabilmente in
peggio la vita di Francesca, la quale inizierà a manifestare disagi, diventerà
arida lei che era stata capace di amare e di sopportare per amore.
Daniele cercherà di rimediare al
suo errore, cercherà di recuperare la fiducia e l’amore di Francesca, ma il
dolore che l’aveva scavata la spingerà lontanissima da lui. E nel dolore andrà
a cercare un’altra persona arida: Gabriele che nel frattempo aveva cambiato
casa. I due sono adesso più simili di quello che possano pensare perché sono
due anime che sono state dilaniate da un profondo dolore. E si avvicineranno
nel dolore, si attrarranno come due calamite, tra loro nascerà una passione
divampante, che li porterà l’uno nelle braccia dell’altro. E’ amore o
disperazione?
Come in tutti i triangoli
amorosi, la loro improvvisa relazione scatenerà la rabbia e la gelosia di
Daniele, il quale andrà a casa di Gabriele e sorprendendo là Francesca si
avventerà fisicamente contro colui che era stato il suo più caro amico.
La conclusione della vicenda è
però lasciata alla fantasia del lettore per chiara volontà dell’autrice.
COMMENTO
Francesca la ritroveremo in un lettino di uno psicologo perché soffre
di disturbo da depersonalizzazione. L’autrice cita Wikipedia.
Non mi sento di fare un commento a questo terzo racconto, perché non ho
gli elementi per parlare di questo disturbo e valutare dunque il comportamento
della protagonista.
Posso dare un parere da lettrice. E’ un racconto che lascia una sensazione di vuoto e di amarezza.
Solo per tale motivo, non entrando nel merito dei contenuti dò tre
stelline e mezzo di valutazione.
Valutazione complessiva
La valutazione complessiva è
positiva.
Quattro stelle di valutazione al
romanzo OMBRE.
Tre fiammelle dell’amore*
*Le fiammelle dell’amore si
riferiscono alla presenza di scene hot.
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Ringrazio tantissimo entrambe per questa meravigliosa recensione. Non mi aspettavo tanto, dai miei racconti, sinceramente! GRAZIE.
RispondiEliminaIn bocca al lupo
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