07 gennaio 2016

THE DARK ZONE: SPAZIO AUTORI

THE DARK ZONE SPAZIO AUTORI 


Buon 2016 a tutti, ricominciamo con le nostre rubriche e non potrebbe mancare lo spazio autori della DARK ZONE.
Per la tappa colori la Dark Zone vi presenta

RENATA MORBIDELLI: IL CAVALIERE DI FUOCO



ROSSO
Il colore rosso ĆØ simbolo del sangue e dellenergia vitale sia mentale che fisica. Luso di questo colore aiuta a combattere le energie passive infondendo una straordinaria forza psichica e motoria. Il rosso simboleggia lestroversione e la forza di volontĆ . Il rosso ĆØ sinonimo di forte passionalitĆ , di grande personalitĆ  e di fiducia in se stessi.
Il rosso ĆØ il colore di chi ha voglia di vincere e brama di potere.

A questo colore associo MĆØlankar, lOscuro Sovrano. La sua anima ĆØ alimentata, e logorata al tempo stesso, dal suo desiderio di avere il controllo delle tre creature nelle cui vene scorre lUnico Potere. ƈ lo stesso motivo per cui, millenni addietro,  ha tentato di soggiogare la Sacerdotessa LeikastĆØris, capostipite delle loro tre famiglie.

 BLU
Il significato del blu ĆØ legato al cielo, all’acqua del mare, dei laghi e di tutte le grandi distese dacqua. Il colore blu aumenta lattenzione delle persone e li predispone ad essere piĆ¹ attenti e ricettivi. Simbolo di armonia ed equilibrio, il colore blu ha la capacitĆ  di rilassare lindividuo e di normalizzargli la frequenza del battito cardiaco e della pressione. Riduce lo stato dansia e porta equilibrio alla sfera emotiva. Quando guardiamo il cielo ci sentiamo sereni.
Il blu Ć© il colore di chi ĆØ dotato di profondi sentimenti e di un equilibrio interiore stabile.
Il blu scuro rappresenta la calma totale.

A questo colore associo la Sacerdotessa LamperastĆ©ris. Come ogni Sacerdotessa, ĆØ una donna molto saggia e con una vasta conoscenza. ƈ una creatura in profondo equilibrio con le forze della natura, con le quali comunica e dalle quali sa trarre le energie e gli elementi necessari per le sue pozioni, gli unguenti e le lozioni che le servono per aiutare coloro che ama. Non a caso ĆØ lei a portare Edelweiss e i suoi amici a danzare attorno allAlbero della Vita per far sƬ che la pianta stilli la linfa vitale che sarĆ  uno degli ingredienti fondamentali, insieme ad altre erbe e ad altri ingredienti, per confezionare il Potente Balsamo della Vita.

VIOLA
Se sogni il colore viola, significa che hai bisogno di intimitĆ  ed affetto e ti senti attratto da ciĆ² che ĆØ mistero e magia.
Il viola ĆØ il colore di chi predilige le sensazioni forti e tende ad identificarsi con il prossimo. E apprensivo, impacciato, ma nello stesso tempo vuole essere compreso. Il colore viola accresce la capacitĆ  creativa e la fantasia e quindi chi ama il viola ĆØ amante dellarte. Tale persona ĆØ anche intelligente, umile, prudente e saggia.
Vive di emozioni a discapito della razionalitĆ .

A questo colore associo KorƬllis. ƈ la piĆ¹ giovane delle tre Prescelte ed ĆØ anche la piĆ¹ inesperta delle tre, ma non per questo ĆØ la meno coraggiosa e, nel corso delle storia, la sua sensibilitĆ  e la sua spontaneitĆ  saranno di aiuto agli altri personaggi piĆ¹ di una volta.


NERO
Il nero nei sogni rappresenta un momento di cambiamento e di grande trasformazione.
Chi sceglie il nero rinuncia a tutto e protesta energicamente contro una situazione che non ĆØ come egli vorrebbe che fosse. Si ribella alla sorte, rischiando di agire in un modo precipitoso ed irrazionale.
E' il colore del buio, della morte, del male e del mistero, ci parla del vuoto, del caos e delle origini, ĆØ controbilanciato dal suo opposto, il bianco, simbolo di luce: il dualismo luce/oscuritĆ  non si presenta in forma simbolica morale finchĆ© le tenebre primordiali non si siano divise in luce e buio, quindi all'inizio dell'esistenza, esso non ĆØ rappresentante del male in senso univoco.
Nella tradizione simbolica quindi l'idea delle tenebre non ha ancora significato negativo, perchĆ© corrisponde al caos primigenio dal quale puĆ² nascere ogni cosa, esso ĆØ infatti associato all'invisibile e all'inconoscibile, quindi anche alla divinitĆ  creatrice originale, o la scintilla iniziale da cui tutto si ĆØ palesato, alla faccia nera della LUNA  o alla luna nera.

A questo colore assocerei Gyldahir. Pur essendo ancora una creatura oscura, il suo amore per KĆ laidis, una Strega che aveva perso i genitori proprio a causa della brama di potere di suo padre MĆØlankar, lo spinge a desiderare di essere migliore di ciĆ² che ĆØ. SarĆ  proprio lui, con le sue affermazioni forti e aspre, ma piene di calore e speranza, a risollevare gli animi perduti dei suoi amici e a dare, spesso, quella sferzata che scuote i cuori, ma che li sprona a continuare a combattere e a credere nelle proprie capacitĆ .

ORO
Il giallo ĆØ il colore piĆ¹ luminoso, dĆ  un'impressione di leggerezza e di gaiezza. Il giallo, ĆØ evocatore. Come il rosso, il giallo aumenta la tensione, aumenta i batti del polso e la respirazione, ma lo fa in modo meno regolare. Il giallo si riflette, irradia, la sua ĆØ una gaiezza impalpabile. Il giallo manifesta una personalitĆ  aperta e indica rilassamento o potere. Dal punto di vista psicologico, il rilassamento ĆØ una liberazione da tutti i problemi, da tutte le contrarietĆ . Il giallo ĆØ il simbolo del calore del sole, della gaiezza, della gioia. La sua percezione sensoriale ĆØ il piccante, il suo contenuto affettivo una volatilitĆ  piena di speranza.

A questo colore associo MikalendƬl, il Cavaliere di Fuoco. Egli risplende di una luce pura e potente. Non a caso ĆØ stato scelto dal Re in persona (in principio insieme al fratello) per guidare il Bianco Esercito. La sua Spada rosso fuoco ĆØ talmente potente da poter essere impugnata e maneggiata soltanto da lui. La stessa cosa dicasi della sua armatura. Nessuno, tra le Potenze Superiori, lo eguaglia in forza fisica e spirituale. Soltanto suo fratello MĆØlankar, millenni addietro, risplendeva della medesima luce.


ESTRATTO

Poco prima che i Cavalieri e le Principesse lasciassero la cittĆ , alle prime luci dell’alba LamperastĆ©ris, la Sacerdotessa Bianca, li invitĆ² a seguirla in un angolo del giardino reale e mostrĆ² loro la piĆ¹ bella delle piante che la Soave Melodia di Veikor avesse mai Cantato: un Albero con il tronco color argento ed una folta chioma di larghe foglie smeraldo. I raggi di sole, che lo accarezzavano, lo fecero brillare come un gioiello.
Con gli occhi colmi di gioiosa commozione, Edelweiss ritornĆ² indietro con la mente e col cuore a ritrovare, tra i ricordi, l’immagine del meraviglioso Albero che si ergeva maestoso al centro dell’Antica CittĆ  di Awen Alixien. Non c’erano dubbi: quello di fronte a lei ed ai suoi compagni era nato da un germoglio dell’Albero della Vita.
Con le mani giunte e con gli occhi chiusi la Sacerdotessa si concentrĆ² e lasciĆ² che la sua energia vitale entrasse in contatto con l’intima coscienza della Pianta: i suoi lunghi capelli dorati iniziarono a muoversi come al soffio di una lieve brezza; un’intensa luce argentea avvolse il suo esile corpo, un’ondata di calore pervase tutto l’ambiente circostante e l’Albero iniziĆ² a vibrare ed a brillare di luce dorata. La terra iniziĆ² a tremare leggermente e dalle sue profonditĆ  s’alzĆ² una meravigliosa melodia. La Sacerdotessa, trasportata dalle note, iniziĆ² ad accennare una danza e ad intonare un canto in una lingua sconosciuta alle orecchie di Edelweiss e dei suoi amici, ma che risuonĆ² dolcissima e piena di tenerezza nel loro cuore. Dal tronco della Pianta una meravigliosa voce femminile s’unƬ a quella di LamperastĆ©ris nel canto inondando le anime dei presenti di un intenso calore. Cullati dalle splendide note, istintivamente, quasi senza rendersene conto, formarono un cerchio attorno all’Albero e, tenendosi per mano, danzarono e cantarono anche le Fanciulle ed i Cavalieri. Quando la melodia raggiunse il culmine, e le loro anime si fusero in una sola, dal tronco della Pianta, come se fosse una sorgente, uscƬ un siero gelatinoso color smeraldo e delicatamente profumato. Con estrema dolcezza, quasi chiedendole il permesso, la Sacerdotessa, senza smettere di cantare, pose una coppa d’argento sotto ad una delle fessure e lasciĆ² che il liquido vi scivolasse dentro. Quando il calice fu colmo, come se la Pianta lo sapesse, il liquido cessĆ² di colare e la fessura si rimarginĆ². Con un sorriso ed un inchino, LamperastĆ©ris ringraziĆ² l’Albero della Vita e in quell’istante la musica e l’incanto cessarono.

Musica collegata: https://www.youtube.com/watch?v=_cNOjb8wtPs   Lisa Thiel – The Spirit of the plants 

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