09 aprile 2016

SOGNATORI ERRANTI: LE INTERVISTE


CLAUDIA D'AMICO


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Una raccolta di racconti intensa, ricca di idee e colpi di scena. Un modo di scrivere diretto e accattivante, un filo conduttore sonoro che regala emozioni e riflessioni a chi legge. Un modo unico di interpretare la vita.


Claudia, presentati.

Cosa fai nella vita?

Claudia: Ho 18 anni, e sono ufficialmente autrice da quasi uno. Il mio libro infatti é uscito l'8 giugno di un anno fa. L'8 per me é un numero e una data molto importante e, a riguardo, sono piuttosto scaramantica!

 Sono nata e vivo in un paese nel bel mezzo della Calabria, uno splendido paesino fra mari e monti, in cui però la vita é molto monotona. Studio in una città limitrofa, dove sto affrontando l'anno della maturità presso il liceo delle scienze umane... Questo come é ovvio mi porta via tantissimo tempo, e così spesso sono costretta a rimandare una sessione di scrittura, intrappolandomi in un blocco dell'autore difficile da affrontare.

 Amo i classici ma anche l'horror e il fantasy, tanto che le mie letture passano facilmente da Calvino, a Clare, a King. Amo la musica, soprattutto il rock e il blues, ma anche la classica... Si beh.. Forse avrete capito che sono piuttosto controversa! Amo i film e i telefilm e non passo giorno senza guardarne uno. Tutto questo spesso viene fuori dai miei scritti... Che spero possano interessarvi!

 

Ombre è il tuo romanzo d’esordio ed è formato da tre racconti molto diversi.

Ci dici come è nata l’idea e da dove hai tratto ispirazione?

Claudia: In realtà questi tre racconti sono nati un po' per caso, in virtù di alcuni concorsi e contest a cui ho partecipato un po' per sfida e in cui ho vinto qualcosina. Perciò questi tre racconti non sono stati creati con l'idea di formare un libro. E infatti, quando li ho mandati alla mia CE, l'ho fatto senza nessuna speranza, ma proprio come per una sfida su me stessa!


Nel primo racconto la narrazione segue le parole della canzone di Battisti, Emozioni.

Sei particolarmente legata a questa canzone?

Claudia: Ho scritto questo racconto per inviarlo al concorso di Mogol, ma non ne ho mai avuto il coraggio! Sono amante di tutti i grandi cantautori italiani, ma per le canzoni di Mogol ho un affetto morboso. Scrivere un racconto che si abbinasse al testo é stato difficile ma emozionante.

Il tuo secondo racconto, Storia di una scrittrice fallita e di un lettore nullafacente, parla di una lunga e bellissima storia d’amore, che attraversa tempeste, superandole.

La protagonista principale è una scrittrice. Quanto c’è di te nel personaggio femminile?

Claudia: "Storia di una scrittrice fallita" mi rispecchia molto. La protagonista é infatti una scrittrice con un enorme blocco dello scrittore, ma pian piano riuscirà a riprendersi. Le panoramiche sulla sua vita futura sono effettivamente situazioni a cui auspico... Soprattutto per la forza interiore della protagonista grazie a cui riesce ad affrontare i periodi più neri.

 

Il terzo racconto affronta il delicato problema della depersonalizzazione e la narrazione è una sorta di diario intimo.

E’ tratto da una storia vera? E come mai la scelta di un argomento così importante?

 

Claudia: Lo ammetto, non si tratta di una storia vera. Quel racconto é nato da un brutto sogno, che però ho cercato di rendere bello. I miei scritti spesso assumono note "angst" e drammatiche, a cui tento di dare un finale di speranza. Per una volta ho deciso di non farlo, puntando all'esperienza di forzato cambiamento della ragazza, per ricordare ai miei lettori che spesso, per strada, nei bar, sul pullman, possono sfiorare delle anime spezzate di cui bisognerebbe prendersi cura.

 

Com’è il rapporto con i lettori?

Claudia: Tutti i commenti che ho ricevuto, che poi sono solo 4, sono tutti estremamente emozionanti! Adoro i miei pochi lettori!

 

Proprio partendo dalla positività di questa tua prima esperienza editoriale, che cosa ti proponi di fare in questo settore? Ti senti pronta per scrivere e pubblicare un romanzo lungo e articolato?


Claudia: Nel mio "cassetto" sono presenti già due romanzi fatti e finiti, ambedue inviati al mio editore, quindi il grande passo l'ho compiuto. Spero di ottenere una risposta.

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