23 maggio 2016

LE INTERVISTE DEI SOGNATORI ERRANTI

 

FRANCESCA ROSSINI 


Francesca, parlaci un po' di Phoenix. Scrivere un romanzo di spionaggio legato agli anni della guerra fredda richiede anche una discreta ricerca storica. Come ti è venuta in mente l'idea e come ti hai preparato la stesura del romanzo?

 

F: L'idea non mi è venuta... Mi ha assalito. . Mi ricordo come fosse ieri: ero lì al buio x non svegliare Miriam, con Sara che si sarebbe svegliata da un momento all'altro per mangiare e... Sono nati loro : Clay e Leila . Per quanto riguarda la stesura il primo l'ho scritto a penna, su un'agenda, poi l'ho trasformato in Phoenix al pc. Ero totalmente inesperta ma è stata un'emozione unica. La documentazione però è stata lunga e faticosa: ho spulciato libri e info in rete, ho osservato i luoghi sulle mappe satellitari, insomma la faticaccia l'ho fatta.

 
C'è un film che descrive in maniera molto incisiva le atmosfere della Germania Est durante gli anni della guerra fredda: "Le vite degli altri". Lo conosci? Leggendo il tuo romanzo mi sembrava di calarmi in quelle atmosfere cupe, da Grande Fratello alla Orwell...

 

F: Mi sono imbattuta in quel film durante la documentazione e proprio quello mi ha fatto desiderare di approfondire sulla stasi. Il pezzo in cui a Leila passano uno straccio tra le gambe è nato da studi che ho fatto incuriosita quando mettono lo straccio sotto la seggiola cava per prendere 'l'odore' del sospettato. Facevano davvero cose assurde!!!

 

Hai citato Clay e Leila, i tuoi protagonisti. Quanto c'è della tua personalità in Leila e quanto in Clay del tuo ideale maschile?

 

F: Di Leila c'è un po' del mio caos quotidiano. Per motivi diversi siamo sole con una famiglia alle spalle. Anche il suo essere romantica e sognatrice, nonostante tutto. Di Clay spero nulla, 😂, ci sono però in lui tutti i miei studi di psicologia e... È la prima volta che lo dico, non lo sa neanche lui... C'è un po' di mio marito: un'infanzia difficile che ha segnato nel profondo il carattere.

 

Un thriller scritto da una donna, a livello psicologico, sarà più intenso rispetto a un thriller scritto da un uomo? L'uomo più pratico e diretto, la donna più riflessiva e fantasiosa, cosa ne pensi?

 

F: Non ho mai pensato ci fossero generi più adatti a un uomo o una donna. Io per esempio adoro Stephen King che non è proprio 'tenero' però sì, parlo del mio di thriller, c'è molto di femminile, lato romantico a parte , l'introspezione è un lato fondamentale della mia storia. D'altro canto il mio modo di scrivere è molto cinematografico: diretto e schietto forse poco 'femminile'.

 

Cosa ne pensi della catalogazione dei romanzi in generi ben definiti? La ritieni una necessità per andare incontro ai gusti del pubblico oppure un fattore limitante per quegli autori che hanno il coraggio di andare un po’ fuori dagli schemi?

 

F: Io non bado ai generi e secondo me è limitante. Io per es. con Phoenix specifico sempre thriller romantico, perché è la definizione che più si avvicina. Ho sempre paura che i ' maschietti' si aspettino qualcosa di più duro pensando a un thriller. Secondo me ogni libro che sia un po' più complesso appartiene a più generi.

 

Se potessi essere la protagonista di un film, serie Tv o libro che hai letto, chi saresti?

 

F: Da piccola volevo essere Jo, di piccole donne e credo che mi sia rimasto il mito della donna indipendente, fuori dagli schemi, forte e che lotta per i suoi sogni.

 

Ti telefona un grande regista. Vuole il tuo Phoenix 1. Chi è il regista?

 Poi ti dice che puoi scegliere gli attori! Chi sono?

 E la colonna sonora?

 

F: Va beh io la sparo grossa... il mio mito Steven Spielberg. gli attori allora vado di fantasia qui: la mia Leila è Kate Jackson ( naturalmente non oggi ma trent'anni fa ) e Clay .... non mi viene in mente un attore

 

Quale romanzo della letteratura italiana ritieni sia essenziale e che dovrebbe essere letto da tutti gli studenti ?

 

F: Più di uno a dire il vero. Se questo è un uomo, Il fu mattia pascal, sono quelli che mi saltano subito in mente. Ma comunque tutti i nostri classici: Verga per es l'ho amato molto e da lì ho forse imparato l'amore per la descrizione cruda, non romanzata della realtà.

 

 

Siamo un gruppo di sognatori. Cosa rispondi se ti chiediamo di confessarci il tuo più grande sogno nel cassetto?

 

F: Vedere Phoenix in pellicola!!!!

 

Francesca, lo staff di Sognatori Erranti ti ringrazia per essere stata con noi e per aver risposto alle nostre domande. Come sai, oltre alla domanda sui calzini, noi Sognatori ne facciamo un'altra, perché in fondo, siamo romantici!!!!

 Ci saluti con un ‪#‎noiche?

 

F: #noiche l'adrenalina la provavamo non con la realtà aumentata , i 3d, ma scappando dopo aver suonato i campanelli

 

Nessun commento:

Posta un commento