02 gennaio 2017

RECENSIONE :SILVIA DEVITOFRANCESCO


UN SECONDO PRIMO NATALE

SILVIA DEVITOFRANCESCO



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SINOSSI

Da quando il suo fidanzato Bruce l’ha tradita con la sua migliore amica Shelly proprio la sera del 24 dicembre, Apple Horn odia il Natale con tutta se stessa. E se un aitante uomo con un ridicolo cappello da elfo sulla testa bussasse alla sua porta? Steve, fondatore del servizio gratuito “Secondo, primo Natale” ha una missione da compiere: trasformare la gelida fanciulla in una Christmas Lover Doc, step by step. Tra iniziali perplessità, abeti da addobbare, batticuore e paure da vincere riuscirà la diffidente Apple a fidarsi dell’intrigante Steve? E il loro sarà destinato a restare solo un rapporto puramente formale?



Un secondo, primo Natale di Silvia Devitofrancesco

Recensione a cura di Silvia Maira.

Apple Horn odia il Natale da quando il suo fidanzato Bruce l’ha lasciata proprio il 24 dicembre tradendola con la sua migliore amica.

Apple, giovane newyorkese, è insoddisfatta e vive piena di amarezza. Ha costruito attorno a sé un muro di difesa che non è affatto facile da superare. Lei che si definisce “una comica che non sa fare ridere” decide appunto di cambiare mestiere e di non fare più la comica e trova un lavoro come lettrice di oroscopi.

Sembra che nella sua vita non ci sia una cosa che vada bene, per quanto lei si racconti una realtà diversa. Un giorno, attraverso un’amica, si imbatte in Steve, un bizzarro ragazzo vestito da elfo, fondatore del servizio gratuito “Un secondo, primo Natale”.

Steve ha avuto l’incarico da un’amica di Apple di sottoporla ad adeguata terapia al fine di innamorarsi di nuovo del Natale. Non sarà affatto semplice, perché Apple, poco avvezza ad abeti e addobbi, a compere natalizie e a babbi Natale, dovrà imbattersi in tutto ciò, iniziando dall’addobbo del suo living.

Quando Bruce la invita al suo matrimonio, Steve capisce che spingere Apple a partecipare alla cerimonia è l’unico modo per superare quella situazione di stallo in cui si è cacciata e per tornare ad apprezzare il Natale. Sarà proprio lui a farle da accompagnatore.

Tra Apple e Steve si instaura un rapporto di amore-odio fatto di gang e siparietti molto divertenti, in cui i protagonisti talvolta sono complici, altre volte uno contro l’altro, altre volte ancora ad un passo dall’amore.

La storia è una commedia romantica frizzante e divertente, descritta con un linguaggio esilarante che suscita molto spesso la risata. I protagonisti sono molto credibili e sanno essere autoironici, bizzarri, pasticcioni, ma tutto sommato semplici.

Sebbene si tratti di una commedia, ci sono tuttavia, ad una lettura più attenta, spunti di riflessione, a cui l’autrice porta senza far venire meno  il brio della narrazione. Ad esempio la delusione in amore e in amicizia, la parentela molto critica e che si impiccia dei fatti altrui, la critica di chi è pronto a giudicare senza sapere e infine che dopo un amore finito, potrà sempre essercene un altro, più bello, più fresco che non farà rimpiangere il precedente. Insomma, la vita va avanti sempre e comunque.

“Un secondo, primo Natale” è a mio avviso un moderno “Canto di Natale” in cui la figura del vecchio, bisbetico Scrooge  è ricostruita in Apple, ma non abbiamo spiriti passati, presenti o futuri a far riassaporare la magia del Natale, ma un ragazzo in carne e ossa, Steve, elfo felice, anche lui deluso dall’amore.

Una lettura rilassante che merita senza dubbio 5 stelline per l’originalità della narrazione e della trama.
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