UN SECONDO PRIMO NATALE
SILVIA DEVITOFRANCESCO
SINOSSI
Da quando il suo fidanzato Bruce l’ha tradita con la sua migliore amica Shelly proprio la sera del 24 dicembre, Apple Horn odia il Natale con tutta se stessa. E se un aitante uomo con un ridicolo cappello da elfo sulla testa bussasse alla sua porta? Steve, fondatore del servizio gratuito “Secondo, primo Natale” ha una missione da compiere: trasformare la gelida fanciulla in una Christmas Lover Doc, step by step. Tra iniziali perplessità, abeti da addobbare, batticuore e paure da vincere riuscirà la diffidente Apple a fidarsi dell’intrigante Steve? E il loro sarà destinato a restare solo un rapporto puramente formale?
Un secondo, primo
Natale di Silvia Devitofrancesco
Recensione a cura di
Silvia Maira.
Apple Horn odia il Natale da quando il suo fidanzato Bruce
l’ha lasciata proprio il 24 dicembre tradendola con la sua migliore amica.
Apple, giovane newyorkese, è insoddisfatta e vive piena di
amarezza. Ha costruito attorno a sé un muro di difesa che non è affatto facile
da superare. Lei che si definisce “una comica che non sa fare ridere” decide
appunto di cambiare mestiere e di non fare più la comica e trova un lavoro come
lettrice di oroscopi.
Sembra che nella sua vita non ci sia una cosa che vada bene,
per quanto lei si racconti una realtà diversa. Un giorno, attraverso un’amica,
si imbatte in Steve, un bizzarro ragazzo vestito da elfo, fondatore del
servizio gratuito “Un secondo, primo Natale”.
Steve ha avuto l’incarico da un’amica di Apple di sottoporla
ad adeguata terapia al fine di innamorarsi di nuovo del Natale. Non sarà
affatto semplice, perché Apple, poco avvezza ad abeti e addobbi, a compere
natalizie e a babbi Natale, dovrà imbattersi in tutto ciò, iniziando
dall’addobbo del suo living.
Quando Bruce la invita al suo matrimonio, Steve capisce che
spingere Apple a partecipare alla cerimonia è l’unico modo per superare quella
situazione di stallo in cui si è cacciata e per tornare ad apprezzare il
Natale. Sarà proprio lui a farle da accompagnatore.
Tra Apple e Steve si instaura un rapporto di amore-odio
fatto di gang e siparietti molto divertenti, in cui i protagonisti talvolta
sono complici, altre volte uno contro l’altro, altre volte ancora ad un passo
dall’amore.
La storia è una commedia romantica frizzante e divertente,
descritta con un linguaggio esilarante che suscita molto spesso la risata. I
protagonisti sono molto credibili e sanno essere autoironici, bizzarri,
pasticcioni, ma tutto sommato semplici.
Sebbene si tratti di una commedia, ci sono tuttavia, ad una
lettura più attenta, spunti di riflessione, a cui l’autrice porta senza far
venire meno il brio della narrazione. Ad
esempio la delusione in amore e in amicizia, la parentela molto critica e che
si impiccia dei fatti altrui, la critica di chi è pronto a giudicare senza
sapere e infine che dopo un amore finito, potrà sempre essercene un altro, più
bello, più fresco che non farà rimpiangere il precedente. Insomma, la vita va
avanti sempre e comunque.
“Un secondo, primo Natale” è a mio avviso un moderno “Canto
di Natale” in cui la figura del vecchio, bisbetico Scrooge è ricostruita in Apple, ma non abbiamo
spiriti passati, presenti o futuri a far riassaporare la magia del Natale, ma
un ragazzo in carne e ossa, Steve, elfo felice, anche lui deluso dall’amore.
Una lettura rilassante che merita senza dubbio 5 stelline
per l’originalità della narrazione e della trama.
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