Immergetevi nei sogni con me.
ANTONELLA MONTERISI
- Da quando è nata la tua passione per la grafica o il disegno
Al liceo ho avuto la
fortuna di studiare grafica e ho imparato così a dare sfogo alla mia
creatività. La fotomanipolazione permette di fare piccole magie:
parti da tante immagini diverse e ne riesci a ottenere una del tutto
nuova; non è proprio come disegnare/illustrare da zero, ma dà le
sue belle soddisfazioni. Inoltre, amo fare gli studi sul colore per
trasmettere certe sensazioni a chi guarda l’immagine. Francesca lo
sa, prediligo il blu per le atmosfere cupe, fosse per me farei tutte
cover blu per DakZone.
- Come selezioni le immagini? Cosa deve avere un’immagine per catturati
La selezione delle
immagini è la parte di lavoro che di solito resta sconosciuta ai non
addetti ai lavori. Trovare le immagini giuste è complesso e ci vuole
parecchio tempo, soprattutto se si vuole creare una cover con una
prospettiva precisa (e quindi, ad esempio, bisogna partire da
immagini in cui i soggetti sono in una certa posizione e non in
un’altra). I colori invece non sono quasi mai un problema, quelli
si cambiano.
- Quali sono gli elementi essenziali per la creazione di una cover?
Per me l’elemento
essenziale in assoluto è l’atmosfera, si basa tutto sulla
sensazione che si vuole trasmettere all’osservatore. In questo modo
si cattura l’attenzione del lettore: con l’atmosfera. Da qui si
parte poi a decidere i colori, le ombre e le luci.
Diciamo che i punti focali
sono due: l’idea del committente (in questo caso Francesca ma anche
l’autore) e le sensazioni che si vogliono trasmettere. Se si riesce
a rendere l’idea del committente e l’atmosfera, si è a cavallo.
- Quali sono i tre errori che non dovrebbe commettere un professionista del settore?
Domanda difficile. Io
direi la disarmonia. I colori per me hanno grandissima importanza e
bisogna saperli accostare per dare vita a una composizione armoniosa.
Poi ti direi il “peso” dell’immagine. Il “peso” deve essere
bilanciato. Non vuol dire per forza che la cover deve essere
centrata, ma che nel complesso immagini e scritte devono essere
simmetriche in modo che il “peso visivo” non sia spostato tutto
su un lato. Il terzo errore direi che è sulle posizioni innaturali
dei soggetti. I soggetti devono assumere pose realistiche e naturali.
- Quali sono i tre errori che non dovrebbe commettere un cliente nella scelta di una cover? (disegno o lavoro in genere che è commissionato)
In teoria il cliente ha
sempre ragione. In pratica il committente spesso ha un’idea ben
precisa del proprio romanzo e vorrebbe che il soggetto rappresentato
sulla cover fosse esattamente come lo immagina. Non sempre è
possibile e non sempre la resa è ottimale, soprattutto se si vuole
caricare l’immagine di troppi elementi o se si vogliono usare
particolari già visti e rivisti che non fanno spiccare la cover nel
mucchio di cover simili.
- Hai mai rifiutato un lavoro perché andava contro il tuo gusto personale?
Sì, non mi piacciono le
cover con le “teste volanti” o i “corpi fluttuanti”. So che
si usano soprattutto nei romance questi petti nudi che appaiono in
dissolvenza sugli sfondi di città o che “volano” sulle strade. A
me non piacciono proprio e non saprei renderli come il committente
vorrebbe, li trovo irrealistici.
- Ci sono modelli a cui ti ispiri nel tuo lavoro?
Mi piace molto osservare
il lavoro dei colleghi, credo che ci sia sempre da imparare. Quando
esco o guardo la televisione o vedo un film cerco di osservare il
lavoro dei grafici: come hanno reso le scritte, gli effetti di luce,
i colori, le immagini, il concept. Osservo e cerco di assorbire come
una spugna un po’ da tutto.
- Il mercato offre una vasta scelta per i clienti, cosa consigli per difendersi dalla scarsa qualità?
Io credo che per la
grafica sia un pochino più semplice. Il cliente può dare uno
sguardo ai lavori precedenti e al portfolio. Inoltre, un
professionista serio fa dei bozzetti. Se i bozzetti non piacciono, il
committente può rivolgersi altrove.
- Perché un cliente dovrebbe scegliere te?
Bella domanda. Se non ci
si può permettere il lavoro di un illustratore, la fotomanipolazione
è l’alternativa migliore. Perché scegliere proprio me? Perché
magari al cliente sono piaciuti i miei lavori precedenti e pensa che
riuscirei a rendere bene l’atmosfera del suo romanzo.
- Cosa suggerisci a chi vorrebbe cimentarsi in questa professione?
Questo, come tanti altri,
è un ambiente molto competitivo. Il mio consiglio è anche quello
che do a me stessa: mai smettere di studiare e far pratica, perché
c’è sempre qualcosa di nuovo da imparare e la costante voglia di
migliorarsi aiuta a essere professionisti migliori e più completi.
Lascia un commento a
piacere e i link delle tue pagine, sito web ecc...
Se volete dare
un’occhiata ai servizi che offro, alle collaborazioni e al mio
portfolio, c’è il sito internet: www.amservizieditoria.com
GRAZIE
DANIELA
Grazie a te!
Nessun commento:
Posta un commento