30 agosto 2018

IL VOLTO ROMANCE DELLA DARK ZONE EDIZIONI

Tra vampiri, demoni, lupi e streghe una fiamma rosa brucia nel cuore della Dark Zone Edizioni. 

 

MELISSA PRATELLI

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Biografia:

Melissa Pratelli è nata a Pesaro, sulla riviera Adriatica.
Dopo aver frequentato il liceo linguistico nella sua città, si è laureata presso la facoltà di lingue e letterature straniere di Urbino, perseguendo la sua passione per le lingue. Sin dalla tenera età, ha amato i libri e la lettura e la sensazione travolgente di perdersi dentro nuovi mondi e nuove storie.
Amante del genere fantasy e del genere romance, esordisce nel 2011 con una piccola casa editrice.
Nel 2016 pubblica con la Dark Zone Edizioni un romance young adult dal titolo “Ancora un po’ di Charlie”. Segue, nel 2017 sempre con la Dark Zone, un romance new adult dal titolo “Dillo alla luna”.

Opere:
Romance
- Ancora un po’ di Charlie (2016)
- Dillo alla Luna (2017)
- È tutto qui (2018)

Urban fantasy/paranormal romance
- I Figli di Danu: il richiamo (2017)




Ancora un po' di Charlie 


SINOSSI

 Charlie e Grace sono amici da sempre, fin dal giorno in cui Charlie, all’età di tre anni, prese per mano Grace per la prima volta, per non lasciarla andare mai più.
Lei è una ragazza taciturna, atipica e brontolona. Lui è il sole che illumina tutte le sue giornate.
Un unico linguaggio li accomuna, la musica.
Un giorno però, qualcosa tra loro si spezza e Grace lascia New York con la sua famiglia.
Quando, anni dopo, la ragazza torna nella sua città natale, inizia la disperata ricerca dell’unica persona davvero importante per lei… Charlie. Una vita vuota e solitaria, senza di lui.
Riuscirà Grace a ritrovare l’amico perduto e a farsi perdonare per tutti gli anni di silenzio?
La musica accompagnerà con il suo ritmo i due ragazzi, alla scoperta di un’amicizia che, forse, nasconde anche qualcosa di più…

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«Grace!»
Era una voce affannata, una voce che conosceva bene, ma cambiata dal tempo e dall’età. Grace si voltò di scatto e lo vide dietro di sé.
Charlie. Il suo Charlie.
Lui la fissava incredulo, i capelli scuri scompigliati e gli occhi verde e nocciola sgranati e luminosi, il respiro affannato di chi ha corso a perdifiato. In quel momento fu come se tutto il resto si fosse annullato, come se loro due fossero le uniche persone presenti in quell’affollatissima strada di Chelsea. Grace restò immobile, studiando l’amico con aria guardinga, come si fa con un animale quando si cerca di avvicinarlo senza spaventarlo; temeva quasi che se avesse fatto un movimento sbagliato Charlie sarebbe scappato via.
Lui la fissava, spostando gli occhi su tutta la sua figura, assimilando tutti i cambiamenti che erano avvenuti negli ultimi cinque anni. Grace invece vedeva solo il suo vecchio amico, come lo ricordava; certo, un po’ più uomo rispetto all’ultima volta che l’aveva avuto davanti agli occhi, ma pur sempre lui, la sola persona che la conoscesse davvero.
«Sei qui…» disse alla fine la ragazza, incapace di pronunciare altro. C’erano così tante cose che avrebbe voluto dirgli e la prima che le era uscita era anche la più incredibilmente stupida.
Il ragazzo sorrise, rimettendosi dritto, il respiro era tornato regolare.
«Sei tornata!» Il tono con cui aveva parlato era quello di una persona sorpresa ma felice. «Da quando sei a New York?» le chiese, facendo un passo verso di lei.
«Dal primo luglio» rispose Grace, stringendosi le braccia al petto. «Ti ho cercato. Tanto» confessò.
Grace vide che al polso portava annodata la sua storica bandana verde e per lei fu troppo; incapace di trattenersi oltre in quella posizione innaturale e rigida, scattò in avanti e annullò la distanza che c’era tra lei e Charlie, saltandogli letteralmente in braccio.
Il ragazzo la prese senza particolare difficoltà e Grace lo sentì ridere felice tra i suoi capelli. Il cuore di lei stava facendo le capriole.
«Pensavo mi odiassi…» bofonchiò, la faccia premuta contro la spalla dell’amico. «Sono stata cattiva e stupida e me ne sono andata così, senza dirti nulla.»
«Non importa…» le disse lui, mentre giocherellava con i suoi riccioli, come faceva sempre quando erano piccoli.
«Importa invece. Importa perché non sono mai stata così male come in questi giorni non sapendo dov’eri e il pensiero che tu sia stato così male per colpa mia…» Grace doveva dire tutto, ogni cosa che si era tenuta dentro per tutto quel tempo.
Charlie restava in silenzio, continuando a sorreggerla e ad accarezzarle i capelli. «Ho sempre sperato che saresti tornata» disse poi.
Grace scivolò giù da Charlie e lo guardò incredula. «Perché? Per quale ragione possibile tu non mi detesti?»
Lui sorrise, in un modo così dolce e indifeso che a Grace sembrò ancora il bambino di tre anni che l’aveva trascinata dentro l’asilo. «Mi mancavi.»

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Dillo alla luna
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 SINOSSI

 A diciotto anni, Raine Anderson ha già smesso di credere nell’amore. Nel suo passato si cela una terribile esperienza che l’ha segnata profondamente, rendendola incapace di fidarsi degli altri.
Negli ultimi due anni, Raine si è chiusa in casa, si è chiusa in se stessa, ha chiuso il proprio cuore.
L’amore, però, non ha smesso di credere in lei e si manifesta sotto le spoglie di James Collins, diciannovenne bello e spigliato e fermamente intenzionato a fare breccia nella sua corazza.
Ma Raine è davvero disposta a credere di nuovo o il dolore che ha vissuto sarà più forte dell’amore? 



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Dillo alla luna
Venti minuti dopo parcheggiai davanti casa Anderson. Non mi andava per niente di separarmi dalla mia Luna, ma non avevo molta scelta.
Lei mi guardò, passandosi la lingua sulle labbra. Mi mandava fuori di testa quando lo faceva.
«Quindi… devo andare», disse piano.
«Eh sì.»
Abbassò lo sguardo, pensosa.
«Un penny per i tuoi pensieri», sussurrai, sollevandole il mento con le dita. Mi persi nel blu dei suoi occhi quel tanto che bastava per sentirmi a casa.
«Mi vorrai ancora domani?», domandò.
Scossi la testa, la attirai a me e la baciai. Le nostre lingue si accarezzarono per un istante che avrei voluto durasse in eterno.
«Ti vorrò sempre, Luna. Sempre.»
Si abbandonò a un sorriso timido e mi sfiorò di nuovo le labbra con le proprie. Avrei voluto fare di nuovo l’amore con lei, proprio in quel momento.
«Ci sentiamo dopo?», domandai speranzoso.
La osservai mentre usciva dall’auto nel suo eccitante vestitino nero.
«Assolutamente sì.»


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È tutto qui







 SINOSSI

 Amelia Hudson sta per iniziare il secondo anno di college e ha un solo obiettivo: ricominciare. Per questo decide di lasciarsi alle spalle la sua vecchia vita, il pesante fardello che le ha lasciato in eredità e di trasferirsi a San Diego, dalla sorella Cecilia. Aidan Hale, coinquilino e migliore amico di Cecilia, è un tipo spiritoso, brillante e bello da togliere il fiato. Ma soprattutto, è decisamente fuori dalla portata dell'imbranatissima Amelia. A dispetto di tutto, invece, l'iniziale amicizia tra i due si tramuta ben presto in attrazione e poi in qualcosa di ancora più profondo. Il destino, però, è sempre in agguato e rischia di far crollare il fragile sogno che i due ragazzi hanno faticosamente costruito. Perché Amelia non è l'unica a nascondere un segreto inconfessabile, anche il passato di Aidan ha ancora qualcosa da dire.


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 È tutto qui – Stronger Series Vol.1

Rotolai su un fianco, cercando di mettermi dritta, mentre Phil si sedeva al mio fianco.
«Rilassati, qui siamo soli», sussurrò scostandomi una ciocca di capelli dalla faccia.
«Ok…»
Si chinò su di me e mi sfiorò il collo, poi sembrò ripensarci e si mise seduto.
Fantastico, nemmeno lui voleva baciarmi. Ma facevo davvero così schifo?
«Judith, quanto sei ubriaca?» domandò, improvvisamente attento.
Sollevai la testa e scoppiai a ridere. «Non sono così ubriaca. Per esempio mi ricordo di non chiamarmi Judith.»
Phil si allontanò, un po’ a disagio. «Forse dovremmo tornare giù…»
Il nostro discorso di alto livello intellettuale fu interrotto quando qualcuno bussò – no, meglio dire prese a calci – la porta.
Phil scattò su, allarmato, e andò ad aprire. Non vedevo molto bene ed ero ancora accasciata a letto, con metà dei capelli davanti alla faccia. Dovevo essere una favola.
Aidan entrò nella stanza e mi fissò.
«Ma che cazzo succede qui?»
«Niente. Proprio niente.»
«Io e il mio amico Phil stavamo chiacchierando», dissi sollevandomi su un gomito.
«Lo vedo…» Aidan si voltò verso Phil e lo guardò in cagnesco. «Non vedi che è ubriaca, cazzo?» urlò.
«Lo sa. Me l’ha appena chiesto, coglione!» lo rimbeccai.
Aidan mi fulminò con lo sguardo e, per tutta risposta, gli mostrai il dito medio. Phil, nel frattempo, era uscito dalla stanza strisciando contro il muro come un granchio.
«Ora io e te andiamo a casa.»
«Io e te non facciamo un bel niente!»
«Ah, ma sta’ zitta!»
Aidan mi raggiunse e mi sollevò dal letto, caricandomi in spalla senza troppe cerimonie. Feci un vago tentativo di oppormi, ma rinunciai subito.
«Ma sì, chi se ne frega! Tanto domani te ne sarai dimenticato!» Scoppiai in una risata isterica e gli diedi un pugno sulla schiena. 
«Amelia Hudson, se non chiudi quella cazzo di bocca, ti prendo a sculacciate!»
Uscimmo dalla camera e scendemmo le scale.
«Vaffanculo!» biascicai. «E toglimi quella mano dal culo!»
«Certo, così potrai mostrare a tutta la confraternita le tue orribili mutande a quadretti.»
Dio, avrei voluto prenderlo a pugni. «Ti odio.»

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Vi ho incuriosti?
Bene, allora ci vediamo su Amazon

Daniela

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