La misteriosa Lady della Dark Zone Edizioni
DAISY FRANCHETTO
BIOGRAFIA
Daisy Franchetto
è nata a Vicenza ma vive a Torino, si occupa di counseling. La scrittura è una passione nascosta che ha iniziato a coltivare tardi. Ciò che scrive nasce dalle esperienze vissute. Il lavoro nelle comunità psichiatriche e per disabili, i viaggi come volontaria in zone di guerra, l’impegno per la difesa dei diritti umani. L’ascolto delle persone in difficoltà e, prima ancora, l’ascolto di se stessa. Il mondo onirico e la ventennale attività di scavo nella sua psiche. Ha all’attivo tre romanzi precedentemente pubblicati: Dodici porte, Sei pietre banche e Tre lacrime d ’ oro che compongono la saga di Io sono Lunar. Jerome La Crus – Il mezzovivo , pur essendo una storia autonoma si ricollega alla vicende narrate nella saga.
SINOSSI
È il frutto di un’unione formidabile, ma sta morendo.
Jerome La Crus è vivo solo per metà e le forze lo stanno abbandonando.
Braccato da nemici sconosciuti, viene trascinato in una Dimensione parallela governata da una creatura che ha piegato al suo volere il Tempo.
Per vivere, Jerome deve colmare il vuoto che porta dentro di sé e affrontare l’ostacolo più grande: la paura.
La dovrà incontrare in tutte le sue forme e manifestazioni, sino a scoprire la verità che si cela oltre la sua superficie terrificante.
La paura non si sconfigge una volta sola.
La paura non si sconfigge.
ESTRATTO
A Jerome scappò un sorriso. Stava per girarsi e iniziare a scendere, quando qualcosa attirò la sua attenzione. Le profondità di quell’abisso, fasciate dalle luci che si muovevano tutte intorno, sembravano in procinto di aprirsi. Jerome stava per urlare ai compagni di stare attenti, ma non ci riuscì, la voce restò intrappolata da qualche parte. Il fondo scuro era tagliato da una linea bianca che andava espandendosi, fagocitando le piccole luci. Una fitta lo colpì proprio al centro della fronte, mentre i contorni di un grosso occhio perlaceo andavano a delinearsi alla fine dell’abisso. Nessuno sembrava essersi accorto di nulla, solo lui vedeva il gigantesco bulbo che, con la sua iridescenza, voleva trafiggergli il cranio. Il dolore alla testa si trasmise a tutto il corpo, desiderava distogliere lo sguardo da quella visione, ma non poteva. Sapeva che, anche se avesse chiuso gli occhi, quell’immagine sarebbe rimasta visibile. L’occhio lo invadeva con la sua luminosità e pretendeva qualcosa da lui, gli stava passando un messaggio chiaro : gli ordinava di gettarsi nel vuoto, di saltare. Jerome provò a muovere un piede, nel tentativo di arretrare, ma fu inutile. Le tempie andavano imperlandosi di sudore freddo, mentre dal centro della sua fronte la cicatrice appena arginata rispondeva al richiamo del grande occhio. Il potere che si portava dentro come una condanna desiderava che si gettasse, desiderava la sua morte e la voragine nera che sentiva dentro anelava al congiungimento con quella luce mortifera. Tutto di lui si ribellava a quel progetto suicida, ma niente rispondeva alla sua volontà. Le braccia si allargarono stendendosi, con un movimento che richiamava l’idea di un volo imminente e senza ali. Una folata di luci lo attraversò accarezzandogli il volto contratto. stava per urlare ai compagni di stare attenti, ma non ci riuscì, la voce restò intrappolata da qualche parte. Il fondo scuro era tagliato da una linea bianca che andava espandendosi, fagocitando le piccole luci. Una fitta lo colpì proprio al centro della fronte, mentre i contorni di un grosso occhio perlaceo andavano a delinearsi alla fine dell’abisso.
Daisy presenterà il suo nuovo romanzo a SPAZIO LETTURA venite a trovarla?
Nessun commento:
Posta un commento