25 febbraio 2020

Intervista a Irene Milani, autrice del romanzo storico " La memoria di Elvira".

 
 
Quando è nata in te la necessità di scrivere?
 
Innanzitutto ringrazio per l’ospitalità e per la possibilità di raccontare qualcosa di più sui miei romanzi. La necessità di scrivere è nata relativamente tardi, intorno ai trent’anni. Tutto è iniziato quando ho preso il pc e ho scritto una scena, una pagina che non so da dove mi fosse venuta in mente. Per un po’ sono rimaste solo quelle poche righe, poi ho deciso di dar vita ai personaggi che avevo creato. Quello è stato il mio primo romanzo, che giace ancora nel famoso cassetto dello scrittore. Chissà, magari dopo una bella revisione potrei anche provare a pubblicarlo.
 
Da dove prendi ispirazione per i tuoi scritti?
 
Le fonti di ispirazioni possono essere molteplici ma principalmente ad accendere una lampadina nella mia mente sono i sogni e le canzoni: ad esempio per “La memoria di Elvira” sono stati proprio un sogno molto vivido e una canzone di Alvaro Soler ad aiutarmi a delineare i personaggi.
 
Sei una scrittrice metodica o impulsiva?
 
Assolutamente impulsiva: quando ho scritto la “saga” del Ritratto alcune volte scrivevo per ore, quasi non riuscivo a stare dietro alle idee che avevo in mente. Sembrava quasi che Isolde, la protagonista, mi dettasse la storia. Ultimamente sono diventa un po’ meno ispirata quindi mi impongo di ritagliarmi dei momenti per mettermi al computer a scrivere, non sempre però ho le idee per proseguire.
 
Quando hai capito qual era il genere giusto da scrivere per te?
 
Credo di non averlo ancora capito! Scherzi a parte, siccome scrivo partendo dall’ispirazione non ho in mente a priori un genere preciso. In genere tutte le storie che raccontano di una storia d’amore che può assumere però sfumature differenti: adolescenziale, storico, giallo…
 
Ci sono nuovi progetti per il futuro?
 
Sono in attesa della pubblicazione di un mio vecchio romanzo storico ambientato nell’antica Roma, ho in valutazione un romanzo giallo e sto concludendo un libro ambientato durante la prima guerra mondiale. E chissà, magari un testo scritto a quattro mani.
Grazie mille per l’attenzione e buona lettura a tutti.
Irene Milani
 
 
 

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