23 marzo 2021

Recensione: "La finestra di fronte" di Giuseppe Verdi e Gloria Pigino.


A un passo dal coronamento del suo sogno, Allegra sprofonda nel baratro. La perdita dell'adorata zia la getta nell'angoscia e nulla sembra più darle lo stimolo per continuare a scrivere. Un incontro imprevisto e bizzarro mischierà le carte in tavola, spingendola a intraprendere un percorso che, partendo da Torino, la condurrà dapprima in un antico e austero convento tra le Alpi svizzere per poi giungere a Parigi, dove troverà ad attenderla un misterioso personaggio. Una trama tessuta dalle sapienti mani del destino. Un tuffo nei ricordi, a cavallo tra presente e passato. Un viaggio nel mondo della scrittura e dei sentimenti, alla ricerca della felicità che solo la scoperta di se stessa le potrà donare.

RECENSIONE a cura di Silvia M.

La penna dai tratti poetici di Giuseppe Verdi si unisce a quella struggente e delicata di Gloria Pigino e insieme danno vita al romanzo di recente pubblicazione “La finestra di fronte”.

Una lettura coinvolgente, delicata, intensa ed emozionante, che rapisce il lettore da subito, dalla dedica.

Un libro dedicato ad una zia scomparsa troppo presto, anche se, come dicono gli autori, quando si vuol bene ad una persona è sempre tropo presto.

Niente di più vero, come lo è la storia narrata in questo libro, una storia sincera e sentita arricchita da citazioni sulla scrittura. Una citazione per ogni capitolo dedicata al mondo della scrittura e della lettura, a tutte quella miriade di emozioni che un libro, da scrivere o da leggere, può trasmettere.

“Uno scrittore non scrive soltanto quando è a tavolino, scrive tutto il giorno, quando pensa, quando legge, quando fa esperienza. Immagazzina ogni sensazione, ogni persona che incontra. Scrive quando fa colazione. Scrive quando fa l’amore. Un lavoro a tempo pieno.” William Somerset Maugham

Come questo libro, che utilizza la tecnica del flashback e ci narra, tra passato e presente, la vita e la storia di due donne, il cui destino si intreccerà per caso…o forse no.

Cosa lega Gemma, anziana donna, e Allegra, la giovane scrittrice protagonista del nostro romanzo?

Lo scoprirete leggendo. Vi posso dire che si incontreranno nel momento giusto, quando Gemma avverte il bisogno di aprire il suo cuore e Allegra quello di ritrovare se stessa e il motivo stesso per cui aveva scelto di essere una scrittrice.

 

“Se avesse allungato la mano, avrebbe potuto toccare i ricordi, sentirli sotto la pelle, accarezzarli uno ad uno, confortando quella parte di sé che aveva messo da parte, ignorandola.”

 

Tra passato e presente, Allegra, grazie ai racconti di Gemma, conoscerà l’incredibile storia della vita di lei, fatta di passioni, di dolori, di un grande amore e di una grande ferita mai sanata.

Un romanzo scritto molto bene, fluido, con un buon ritmo. Una trama mai scontata. Un editing perfetto.





 

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