THE DARZ ZONE TAPPA COLORI PRESENTA
MIRIAM MASTROVITO
Come
più spesso ho spiegato Reborn è un romanzo dark a 360°. Lo è nelle tematiche ,
nelle atmosfere, nella musica che lo attraversa come fosse una protagonista fra
i protagonisti e lo sono, anche se ciascuno, in maniera diversa tutti i suoi
personaggi.
In
effetti penso che il nero abbia mille sfumature. Se dovessi associare un colore
ai personaggi di Reborn, sarebbe sempre nero anche se per ognuno assumerebbe
una sfumatura diversa.
Elga
è una dark a tutti gli effetti, veste sempre di nero e ascolta quasi
ossessivamente la musica dark degli anni ’80. È in lutto perché ha perso il
marito e la figlia in un terribile incidente e, per questo, ha perso la gioia
di vivere. È arrabbiata con il mondo intero per la sorte crudele che le è
toccata.
Iuri
lavora per un’Agenzia funebre ed è un tanato-estetista. Nera è la sua divisa,
la morte una realtà da cui non può mai distogliere lo sguardo. È malinconico,
solitario e insegue di vita in vita un amore perduto. Gli concederei una
sfumatura di viola per il suo essere irrazionale e fragile.
Ogma
è un emissario del caos. Nero anch’egli nell’aspetto, viaggia su una carro
funebre nero, è un po’ un signore delle
tenebre. Gli concedersi una sfumatura di viola giusto perché viola sono i suoi
capelli e una sfumatura di rosso per la passionalità e per la voglia di
vincere.
Rea
viene dalle tenebre perché, in sostanza, è una morta che si risveglia in una
dimensione che non le appartiene. Ha un grande vuoto dentro, poiché ha perso
qualsiasi riferimento e vaga alla disperata ricerca della sua mamma. Nero è
anche il colore della sua infanzia, quella vissuta nella vita precedente,
perché è caratterizzata da violenze e abusi. Sarebbe bianco, oro, azzurro come
tutti i bambini se la sua non fosse la storia. di
un’infanzia negata.
Come
più spesso ho spiegato Reborn è un romanzo dark a 360°. Lo è nelle tematiche ,
nelle atmosfere, nella musica che lo attraversa come fosse una protagonista fra
i protagonisti e lo sono, anche se ciascuno, in maniera diversa tutti i suoi
personaggi.
In
effetti penso che il nero abbia mille sfumature. Se dovessi associare un colore
ai personaggi di Reborn, sarebbe sempre nero anche se per ognuno assumerebbe
una sfumatura diversa.
Elga
è una dark a tutti gli effetti, veste sempre di nero e ascolta quasi
ossessivamente la musica dark degli anni ’80. È in lutto perché ha perso il
marito e la figlia in un terribile incidente e, per questo, ha perso la gioia
di vivere. È arrabbiata con il mondo intero per la sorte crudele che le è
toccata.
Iuri
lavora per un’Agenzia funebre ed è un tanato-estetista. Nera è la sua divisa,
la morte una realtà da cui non può mai distogliere lo sguardo. È malinconico,
solitario e insegue di vita in vita un amore perduto. Gli concederei una
sfumatura di viola per il suo essere irrazionale e fragile.
Ogma
è un emissario del caos. Nero anch’egli nell’aspetto, viaggia su una carro
funebre nero, è un po’ un signore delle
tenebre. Gli concedersi una sfumatura di viola giusto perché viola sono i suoi
capelli e una sfumatura di rosso per la passionalità e per la voglia di
vincere.
Rea
viene dalle tenebre perché, in sostanza, è una morta che si risveglia in una
dimensione che non le appartiene. Ha un grande vuoto dentro, poiché ha perso
qualsiasi riferimento e vaga alla disperata ricerca della sua mamma. Nero è
anche il colore della sua infanzia, quella vissuta nella vita precedente,
perché è caratterizzata da violenze e abusi. Sarebbe bianco, oro, azzurro come
tutti i bambini se la sua non fosse la storia. di
un’infanzia negata.
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