IL FIORAIO DI MONTERIGGIONI : CRISTINA KATIA PANEPINTO
SINOSSI
Quando il PM Amedeo Cantini viene condotto davanti al cadavere di una giovane modella assassinata, capisce subito che quello sarà il caso più difficile della sua vita. Abbandonata dentro un cassonetto nei pressi del Parco delle Cascine di Firenze c'è infatti la figlia di Emma Aldori, suo grande e sofferto amore di gioventù. Travolto dai fantasmi del passato, il magistrato chiede all'ex-moglie, la terapeuta Violetta Salmoiraghi, di affiancarlo nelle indagini. Insieme cominceranno a investigare sugli ultimi mesi di vita della ragazza e si addentreranno in un gioco di specchi fatto di tradimenti, intrighi e bugie, fino alla scoperta di un raccapricciante segreto, dietro cui si nasconde l'ombra omicida del Fioraio di Monteriggioni.
Il romanzo racconta un tema difficile, in cui la componente emotiva e sentimentale gioca un ruolo importante. E' l'amore, o quello che a volte si reputa tale, a trascinare nel baratro le vite dei protagonisti, ma è sempre questo sentimento ad offrire, alla fine, l'unica via di riscatto.
Recensione Il fioraio di Monteriggioni, Cristina Katia Panepinto
Sullo sfondo di una Firenze
descritta con passione, amore e dovizia di particolari, l'autrice ambienta
l'intricato giallo de Il fioraio di Monteriggioni.
La morte della giovane modella Fiona Aldori, figlia di Emma, della
rinomata famiglia senese Aldori, verrà affidata alle indagini del P.M. Amedeo
Cantini. La cosa non lo lascerà del tutto indifferente, infatti Amedeo in
passato aveva avuto una storia proprio con Emma, una relazione per la quale
aveva mandato a monte il suo matrimonio con la moglie Violetta Salmoiraghi,
psicoterapeuta. Sarà proprio a lei che Amedeo si rivolgerà per cercare di
risolvere il caso della morte di Fiona. Violetta non ha mai dimenticato il
tradimento del marito ma, nonostante ciò, accetta di aiutarlo nelle indagini.
Queste ultime partiranno da un
particolare: la vittima è stata ritrovata con un mazzo di fiori in bocca. E’
una firma, la firma dell’omicida, che rimanda a due omicidi di parecchi anni
prima, dove altre due vittime furono trovate con un mazzo di fiori in bocca.
Chi è l’assassino? Violetta e
Amedeo inizieranno le loro indagini portando alla luce relazioni nascoste e
complicate, vecchi segreti, situazioni poco chiare. Scandaglieranno la vita di
Fiona, analizzeranno le sue amicizie, i suoi rapporti di lavoro, la sua
famiglia. E sarà proprio all’interno della famiglia Aldori che si
concentreranno le indagini. Amedeo e Violetta ritroveranno il piacere di stare
insieme e dialogare. Il giallo ad un tratto si tinge lievemente di rosa, ma è
una scelta studiata per alleggerire la tensione della storia, poi l'autrice con maestria riprende il lettore
per mano e lo immerge completamente nelle intrigate vicende dei protagonisti,
ognuno con caratteristiche diverse, ma profondamente reali. Il finale avrà una
svolta raccapricciante, sorprendente, imprevedibile.
Ciò che ho apprezzato di questo
libro è innanzitutto l’ambientazione italiana.
I personaggi, tutti con nomi italiani, altra scelta apprezzabile,
agiscono in modo normale, non sono super eroi, agiscono e ragionano in modo
credibile.
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La storia è descritta con stile
fluido e scorrevole, il linguaggio utilizzato è elegante, a tratti ricercato,
ottima la struttura sintattica, i dialoghi sono perfettamente curati. Il lettore
viene coinvolto dalle prime battute e rimane incuriosito, incredulo e dubbioso
sulla conclusione della vicenda fino all'ultimo capitolo. Assolutamente
azzeccata la copertina alla luce di quanto ho letto!
Silvia Maira
5 stelline di valutazione.
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