VIVIANA A. K. S.
BIOGRAFIA
AUTRICE di Privilegio Pericoloso, Privilegio Relativo e
Privilegio Assoluto.
Nata in Italia nel 1982 da genitori italiani ma con radici
inglesi, vive e cresce tra Milano e la campagna inglese, dove risiedono cugini
cui si affeziona molto. Persegue gli studi con l’obiettivo di una laurea a Cambridge, suo sogno originario, che si scontra, però, con l’incontro dell’attuale marito, situazione che le sconvolgerà piacevolmente i piani e la vita in sé.
Mai separatasi dal senso di appartenenza e dall’affetto viscerale per i dintorni londinesi, termina gli studi in Italia, lavorando per un breve periodo per la compagnia aerea di bandiera spagnola, prima di dedicarsi completamente alla crescita dei suoi tre figli.
Esordisce nel Luglio 2015 con il primo capitolo della trilogia dei Privilegi, Privilegio Pericoloso, un ebook che scala velocemente le classifiche di vendita, divenendo in poco tempo, uno dei bestseller più venduti in Amazon e in Mondadori Store.
A Ottobre dello stesso anno pubblica il sequel, Privilegio
Relativo, un bestseller che a poche ore dall’uscita si piazza in prima
posizione nelle vendite Amazon e in seconda posizione in kobo Mondadori.
Moglie, madre, ma soprattutto donna, non smette mai di
essere una sognatrice con i piedi per terra, una donna che non smetterà mai di
credere nella potenza e nella forza della più grande arma sulla Terra, l’Amore.
INTERVISTA
Come è nata la passione per la scrittura? Quanto hanno influito le
tue esperienze di vita?
Buonasera a tutti e grazie Valerio per la disponibilità! La mia
passione per la scrittura viene da lontano, da quando ero bambina. Già in età
scolare amavo scrivere lunghi temi e in famiglia mi utilizzavano come
"scrittrice" per i biglietti augurali! Le mie esperienze di vita...
beh, quelle hanno influito tantissimo nella scrittura.
Molti bravi autori si spaventano di fronte alla complessità di scrivere
una storia articolata e poi finiscono per rinunciare. Che cosa ti ha fatto
capire di essere in grado di scrivere un romanzo completo?
In realtà tutto è nato come un gioco, come gran parte della mia vita.
Non mi prendo mai davvero sul serio. anni fa, al College, una mia insegnante mi
regalò un libricino e mi disse che un giorno avrei scritto un libro, perché ne
era convinta. Conservo ancora quel libro sulla scrittura. Per quanto riguarda
questi romanzi, invece, ho scritto a mano a mano che le idee prendevano forma,
prendendo spunto dalla mia vita, anche da banali gesti quotidiani, poi ho
capito che quello che stavo scrivendo poteva essere letto davvero quando due
amiche italiane straordinarie mi hanno spronato a pubblicarlo. Tra di loro non
si conoscevano ma hanno cominciato a tifare per me dicendomi le medesime cose.
Lì ho capito che potevo farcela, o quanto meno provarci.
Nella tua “Trilogia dei Privilegi” affronti un tema molto delicato quale
l’amore tra persone provenienti da culture diverse, mettendo a confronto una
donna di estrazione occidentale con un principe arabo di religione islamica. Si
tratta di un tema molto interessante e d’attualità.
Non ho ancora letto i tuoi lavori, quindi mi incuriosisce molto sapere
quanto sia stato difficile creare personaggi intimamente così diversi fra loro
e farli dialogare e innamorare
Non è stato facile farli dialogare, tanto meno farli innamorare.
Anzi. Ammetto che a u cero punto della storia ero profondamente arrabbiata con
Jaide e non trovavo il modo per gettare il sassolino della speranza per un
futuro di integrazione sociale anche tra diverse culture. Uno spiraglio mi è
giunto dal Vaticano, al quale ho chiesto una semplice informazione e loro sono
stati così gentili da fornirmi un'ampia visuale religiosa e etica di cose
inimmaginabili. Ho capito in quel momento che la speranza non solo esiste, ma
se leggiamo e ci informiamo bene, potrebbe persino essere la strada per
smettere di uccidere nel futuro
Nei tuoi lavori l’amore sembra essere il protagonista assoluto delle
vicende. Quanto è importante per te come valore umano? Pensi che abbia davvero
la forza di scardinare le barriere tra culture e religioni diverse e spesso,
purtroppo, anche antagoniste?
Credo davvero nell'Amore, quello con la A maiuscola, che non è un
sentimento egoistico, ma un sentimento di forza, di unione. Ci sono svariate
sfumature della parola. possiamo amare i nostri figli, gli amici, i nostri
partner, ma quello che proviamo, quando amiamo davvero, è talmente forte che è
capace di vincere su ogni cosa. La storia ci insegna come l'amore possa creare
o distruggere. Si sono fatte guerre epiche in nome di questo sentimento, ma è
anche grazie ad esso che sono nate le più belle storie finite in libri di
letteratura ma anche di storia. Qualche giorno fa un bambino mi disse che aveva
trovato un grandissimo amico a scuola. Gli ho chiesto come si chiamasse e lui
mi ha detto Sharif. Ecco, la semplicità della parola affettiva. Questo perché i
bambini vedono con una prospettiva
Nella stesura di un romanzo, quanto è importante per te la costruzione
della trama? Scrivi di getto inventando sul momento oppure ami preparare
un’architettura che poi vai a riempire con le azioni, le descrizioni e i
dialoghi?
Sono, anche nella vita, molto sensibile, impulsiva, perciò istintiva.
Di certo, per avere un filo conduttore credibile, in un romanzo parto da
un'idea, ma non è difficile che cambi nel mentre.
Come potresti definire la tua esperienza editoriale? Che cosa ti aspetti
e chiedi a una casa editrice?
La mia esperienza editoriale è stata abbastanza positiva, devo dire.
In una casa editrice di sicuro cerco sostegno, chi mi sappia correggere la
bozza, pubblicizzare bene, ma soprattutto chi crede in me come Autore e non
come mezzo di sostentamento per far crescere gli autori di punta della casa
editrice.
Trilogia
dei Privilegi
SINOSSI.
In questo mondo flagellato dalle ingiustizie più disparate,
perseguitato da una società patriarcale in parte marcata, Jaide e Samantha
personificano il bene e il male, gli opposti, le differenze tra due mondi,
restando, comunque, due ragazzi con sogni e attese come tutti.
Samantha è una ragazza ventunenne
che possiede mistiche capacità sensitive, alle spalle un’infanzia non proprio
felice, alle prese con l’ultimo periodo universitario prima della laurea in
Architettura a Cambridge.
Non avendo partecipato a molti
stage durante gli anni di studio, le è concesso di partecipare a un concorso
per architettura d’interni ecosostenibile nel quale il vincitore soggiornerà e
lavorerà per tre settimane in un’azienda del padre di un alunno universitario a
Cambridge, l’emiro dell’Emirato di Sharjah.
Jaide, ragazzo ventiquattrenne
molto affascinante, principe ereditario, mandato dal padre a farne le sue veci
in università, la sceglie come vincitrice del concorso e la porta con sé nell’azienda
della sua famiglia e nella sua casa, ospitandola a palazzo in nome dell’estrema
ospitalità che vuole offrirle, ma nascondendo, all’interno dell’intento, un’irrefrenabile
attrazione nei suoi confronti condita con una verità celata e mai svelata.
Sarà così che Jaide entrerà nella
vita di Samantha e nel suo profondo, facendole vacillare tutte le certezze in
cui si era rifugiata fin da bambina per proteggersi da sentimenti che non vuole
conoscere, facendole esplorare con passione ogni centimetro di corpo che lei
legherà a lui intrecciando sentimenti che si nasconderanno dietro il piacere
più sublime.
E sarà così che Samantha entrerà
non solo nell’azienda e nella casa di Jaide, ma anche nella sua vita e nel suo
cuore, permettendogli di vedere le donne sotto un’altra luce e abbattendo
lentamente le sue credenze, facendo scemare il suo oscuro intento primario,
coinvolgendolo non solo nel corpo ma anche nell’anima.
Eppure, sarà proprio la scelta di
Jaide di avvicinarsi con rispetto a Samantha che li condurrà entrambi in un
pericoloso vicolo.
Confronteranno culture e
credenze, trovandosi discordi su tanti punti di vista che alla fine, però, li
uniranno.
I loro caratteri forti e decisivi
e le loro culture così distanti faranno vivere a entrambi delle situazioni
affascinanti, talvolta al limite del razionale. Arriveranno a dover fare i
conti, entrambi, con il loro passato, per poter affrontare il presente e
cambiare radicalmente il futuro. E lo faranno attraverso un lungo e appassionante
viaggio.
Conosceranno emozioni che non
hanno mai vissuto prima, passando da un’attrazione a una repulsione e viceversa
fino alla fine, quando entrambi riusciranno a trovare un delicatissimo
equilibrio, reso troppo precario, purtroppo, dalla realtà che li vede completamente
incompatibili, da una società dura e intransigente e forse, anche, da
pregiudizi e da paure di essi stessi nei confronti di un sentimento talmente
forte da renderli vulnerabili.
Saranno proprio la voglia di
cambiamento, il coraggio nell’affrontare le sfide vincendo timori, insidie e
preconcetti, accompagnati e spinti dall’amore, che faranno riscoprire a loro e
a un mondo oppresso, inasprito e incattivito, la voglia e la semplicità dello
stare insieme e del condividere, con un unico denominatore comune, il rispetto.
Ed è in questa storia, a tratti
futuristica, in altri erotica, coinvolgente e appassionante e, molto
probabilmente, molto fantascientifica che si svolgono le vicende più
inaspettate e incredibili.
Il loro viaggio inizierà a
Cambridge, appunto, e continuerà tra l’assurda modernità e la semplice bellezza
di dune desertiche, costeggiate da oasi da sogno, degli Emirati Arabi Uniti.
Eppure, quel viaggio iniziato con molti dubbi e parecchie insidie nascoste non
terminerà lì, ma prenderà altre vie, sempre più affascinanti, come la ventosa
isola di Man, la Terra Santa ,
tra storia e conoscenza delle loro rispettive religioni, che, invece di
allontanarli, li avvicineranno di più. Sì, perché in quei luoghi avvolti da
aure di mistero e pace comprenderanno di essere molto più uguali di quanto
paia. E, così, il viaggio continuerà sulla via della conoscenza, in India sulle
orme di un profeta, per continuare nel Brunei dietro le quinte di un vero
harem, ma anche nella sempre intramontabile e immancabile Italia, prima di
giungere alla verità che inevitabilmente li porterà a incontrarsi in una
curiosa exclave all’interno dell’Oman, per finire, infine, nel paese del fuoco
e del ghiaccio, l’Islanda, con il suo irresistibile e romantico richiamo.
E, così, dovranno intraprendere
percorsi difficili e tortuosi attraverso un viaggio non solo reale ma anche
interiore, tra confini inesplorati e luoghi lontani, impervi ma soprattutto
sconosciuti, perché abbattere il doloroso muro del silenzio, dell’indifferenza,
della diseguaglianza e dell’ignoranza, sarà complicato. Eppure non impossibile.
Perché nessuno vive senza
rispetto, speranza e amore.
Perché tutti, in fondo, abbiamo
bisogno di essere perdonati.
Perché nessuno debba mai più
lottare per alcun diritto che, invece, possiede dalla nascita.
Grazie di cuore Daniela Ruggero! Un abbraccio immenso!
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