GIUSY AMATO
Recensione Le nuvole del cuore di Giusy Amato
Le nuvole del cuore è un libro che descrive le vicende di quattro
donne: di Corinne e delle sue due figlie Elenoire e Tess, e la storia della
giovane Carole.
Sono storie di donne che hanno
sofferto, che hanno conosciuto la violenza e sono state vittime di stalker. Ma
sono anche donne che con forza e sofferenza hanno saputo lottare per un futuro
migliore e hanno saputo rialzarsi e guardare avanti.
Elenoire e Tess sono due sorelle
che hanno conosciuto le violenze di un padre padrone, violento e possessivo. Un
uomo che, vittima dell’alcool, ha distrutto la sua famiglia, costringendo la
giovane Eleonore a scappare di casa per cercare una via di salvezza e
violentando ripetutamente la piccola Tess, la quale reagiva con il silenzio,
vergognandosi di una colpa che non aveva.
Eleonore tuttavia non troverà
salvezza, ma cadrà vittima di un giro di prostituzione, andando incontro ad
anni difficili, in cui verrà reclusa, maltrattata e venduta.
Tess, rimasta sola a casa dei genitori,
avendo perso l’appoggio della sorella, con una madre troppo debole e incapace
di ammettere ciò che ai suoi occhi era evidente, sarà la vittima del padre e di
lui rimarrà incinta a soli tredici anni.
Solo allora la madre avrà la
forza di allontanare il marito, sperando fino alla fine che quel figlio non
fosse il frutto di un incesto, quasi a non volere accettare la realtà e, perché
no, anche una sua porzione di responsabilità, cioè quella di una donna troppo
debole che non era stata capace di difendere le sue figlie.
L’altra protagonista è Carole,
che rimane vittima di un fidanzato più grande di lei che si mostra in un primo
momento galante e innamorato, ma che diventerà ben presto un persecutore
violento e maniacale.
Con il tempo queste donne riusciranno
a migliorare la loro esistenza.
Carole con l’aiuto dei genitori,
che scoprirà essere adottivi, riuscirà ad allontanarsi dal fidanzato
persecutore, Eleonore diventerà la ben più famosa attrice madame Legrand, Tess
perderà il suo bambino, conoscerà la depressione, continuerà a vivere con
Corinne che dedicherà alla figlia tutta la sua vita, quasi a voler espiare le
proprie colpe. Tess conoscerà Armand, un giovane medico veterinario, che si
innamorerà di lei, che riuscirà a farle superare le sue paure, dovute alle
terribili esperienze fatte da bambina, e con l’amore riuscirà a guadagnarsi il
suo affetto e la sua fiducia. I due infatti si sposeranno e costruiranno una
famiglia.
Le storie di queste quattro donne
tuttavia sono profondamente intrecciate e sebbene, ad una iniziale lettura, ciò
non risulterà evidente, nel corso della narrazione, l’autrice riuscirà a creare
un sottile e credibile intreccio. La storia diviene sempre più interessante e
ricca di suspense, così che il lettore si troverà a voler leggere una pagina
dopo l'altra per scoprire la fine.
La parte conclusiva sembra
dipendere dalle decisioni di Eleonore, che giunta all’apice della carriera, non
soddisfatta della sua vita personale nonostante i successi di quella
professionale, decide di cercare, con l’appoggio di Claude, da sempre
innamorato di lei, e avvalendosi di un investigatore, la sorella Tess. I
risultati di questa ricerca saranno sorprendenti e il lettore si ritroverà
sorpreso ed emozionato nell’apprendere la conclusione non scontata della
vicenda.
Carole, Eleonore e Tess hanno
vissuto per parecchio tempo con il cuore ingombro da nuvole, con un vuoto
incolmabile che solo determinate risposte che vengono dal passato di ciascuna
di loro può colmare.
Lo stile è semplice, lineare, scorrevole ed è proprio per questo
che il libro, nonostante i temi trattati, risulta veloce e piacevole da
leggere.
I personaggi sono tutti ben delineati. Le protagoniste sono ben
costruite, ognuna con un loro carattere e un ruolo ben preciso, così come lo
sono i personaggi buoni e i cattivi e persino il cagnolino Molly
avrà un ruolo tutt’altro che secondario nella vita personale di Tess.
4 stelle di valutazione
1 fiammella dell’amore*
*Le fiammelle dell’amore indicano
la presenza di scene hot.
Recensione a cura di
Silvia Maira
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