FRANCESCA CUZZOCREA
SINOSSI
“Mi presento: sono Adele. O almeno, quello che rimane di lei. Sono un piccolo sussurro della sua coscienza, nascosta in un angolo sempre più buio della sua memoria… La mia voce è sempre più sottile, ma finché esisterò racconterò di me. Penso, dunque esisto. Ancora.”
È in questo modo che la protagonista del romanzo, Adele, ci introduce nella sua realtà alterata dalla demenza senile, di cui soffre. Con lei e le sue due figlie percorreremo il tortuoso cammino della malattia, che segnerà in modo indelebile le loro vite e i loro rapporti famigliari
Mi hanno fatto
sedere qui, di Francesca Cuzzocrea.
Adele è una signora di mezza età, madre amorevole, attenta e
premurosa. Le sue due figlie, Eliza e Sofia, l’adorano e la considerano un
punto fermo. Qualcosa però nella loro vita sta cambiando.
Giorno dopo giorno Adele perde un pezzetto di sé, della sua
memoria e dei suoi ricordi. Adele soffre di demenza senile. Non ricorda i
posti, confonde ricordi lontani e
vicini, non ha cognizione di ciò che fa né del tempo che scorre. Adele viene
progressivamente privata della sua identità, le figlie vengono private di
quella madre amorevole e attenta che le aveva cresciute.
L’autrice descrive con grande sensibilità e delicatezza lo
stato d’animo delle figlie nell’apprendere della malattia della madre, il loro
disorientamento, la paura.
Comprendendo che la madre non può più vivere da sola, una
delle figlie decide di portarla a casa sua, a vivere con la sua famiglia. La
perdita dei punti di riferimento, non fa altro che peggiorare le cose. Adele è
disorientata, la vita in famiglia viene stravolta nelle abitudini, negli orari
e nei ritmi di vita. Così le sorelle decidono, non senza soffrire, di affidarla
alle cure di una struttura sanitaria.
La demenza senile colpisce l'ammalato e trascina in un
vortice senza via d'uscita la famiglia, è un tunnel di disperazione. Ognuno
reagisce a modo proprio. Così faranno Eliza e Sofia, che reagiranno
diversamente di fronte alla malattia della madre e a quel senso di impotenza di
fronte al progredire di quella malattia che si porta via ogni giorno un
pezzetto della loro mamma.
La storia è commuovente e intensa dall'inizio alla fine.
Soprattutto alla fine l'autrice stupirà il lettore con una
lettera che Adele scriverà alle figlie in un raro momento di lucidità,
dimostrando che la donna ha attimi in
cui ha consapevolezza di sé, di ciò che sta vivendo e ha comprensione e
riconoscenza verso chi si prende cura di lei.
“Mi hanno fatto sedere qui” è di certo uno dei libri più
belli che io abbia letto, pur trattando un tema delicato e tristissimo.
Un libro da leggere, un libro che parla di vita!
5 stelle di valutazione.
Silvia Maira
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