03 ottobre 2017

Cari nonni...



Il 2 ottobre è la festa dei nonni. In Italia è stata ufficializzata nel 2005 dal Parlamento, ma l'idea di un giorno nazionale da dedicare ai nonni è venuta da una casalinga americana, madre di 15 figli e nonna di 40 nipoti.
Questa festa nasce come riconoscimento del ruolo dei nonni, figure spesso insostituibili e fondamentali all'interno di molte famiglie.
I nonni rappresentano le coccole, il rifugio, il porto tranquillo e sicuro di molti bambini.
Rappresentano in molti casi la saggezza e l'esperienza e sono quella fonte inesauribile di amore e pazienza.
I nonni sono complici e custodi di segreti, molto spesso compagni di giochi.
Se un bambino non ottiene un gioco da un genitore, senza dubbio la prima persona a cui lo chiede è il nonno e con molta probabilità lo ottiene.
L'inno ufficiale per la festa dei nonni è "Tu sarai" di Walter Bassani.

https://www.youtube.com/watch?v=1r0fkP23zNs

Come sempre abbiamo chiesto ai membri di Sognatori Erranti di condividere i ricordi legati ai nonni.

Clara Cerri ci ha raccontato che... "I miei nonni erano fantastici. Il nonno paterno l'ho perso presto, aveva una vena comica eccezionale ed era capace di imprese geniali e bizzarre, ma aveva passato tutta la vita a combattere contro la depressione, come ha confessato in un diario che ha lasciato ai suoi figli e nipoti. Il mio nonno materno mi ha fatto da padre per un po', era molto burbero ma pieno di inventiva, non c'era oggetto o marchingegno di casa cui non mettesse mano. La nonna paterna era una forza della natura, con un senso dell'umorismo un po' feroce, sempre pronta a cantare e a scherzare (la ricordo a 80 e rotti irrompere in una nostra festa mascherata vestita da Sandokan...). La nonna materna mi ha fatto da seconda mamma: era instancabile e ha tenuto insieme la mia sgangherata famiglia fino a che le è rimasto un briciolo di forza. La mia infanzia non è cominciata sotto gli auspici migliori (ho perso mio padre a tre anni), ma grazie ai miei nonni è stata circondata di cure e di amore" .

Irene Milani ha voluto ricordare i suoi nonni nei libri che ha scritti. E' un modo per ringraziarli dell'amore che ha ricevuto.

"I miei nonni erano fantastici. Il nonno paterno l'ho perso presto, aveva una vena comica eccezionale ed era capace di imprese geniali e bizzarre, ma aveva passato tutta la vita a combattere contro la depressione, come ha confessato in un diario che ha lasciato ai suoi figli e nipoti. Il mio nonno materno mi ha fatto da padre per un po', era molto burbero ma pieno di inventiva, non c'era oggetto o marchingegno di casa cui non mettesse mano. La nonna paterna era una forza della natura, con un senso dell'umorismo un po' feroce, sempre pronta a cantare e a scherzare (la ricordo a 80 e rotti irrompere in una nostra festa mascherata vestita da Sandokan...). La nonna materna mi ha fatto da seconda mamma: era instancabile e ha tenuto insieme la mia sgangherata famiglia fino a che le è rimasto un briciolo di forza. La mia infanzia non è cominciata sotto gli auspici migliori (ho perso mio padre a tre anni), ma grazie ai miei nonni è stata circondata di cure e di amore"

Le esperienze raccontate da Clara e Irene ci parlano di nonni-genitori, nonni che hanno preso il posto di un genitore, svolgendo un ruolo importante nella crescita e nella formazione del nipote.


Anch'io conservo un dolcissimo ricordo dei miei nonni. Mi hanno dato tutto quello che potevano in termini di amore, affetto, esperienza. Di loro ricorderò i loro racconti dei tempi lontani, di una vita  forse non facile, ma semplice e vera.
Ricorderò per sempre mio nonno ascoltare i suoi 33 giri di opera e operetta e mia nonna cantare Morandi e ballare Casadei.
Di mia nonna ricorderò i suoi innumerevoli proverbi che, come diceva lei, non sbagliavano mai.
A lei, che ho perso da tre anni ho dedicato una poesia.

Capelli argentei
in un volto solare
Occhi profondi
colore del mare.
Allegria, dolcezza e amore
solo questo custodiva il tuo cuore.
Musica, suoni, grandi ballate
giochi, amici, allegre risate.
Profumo di zagara e di pulito
coccole e affetto da te ricevevo
senza muovere un dito.
questo mi resta in fondo al mio cuore
e ti ricorderò sempre
con tanto amore.

Dimostrate ai nonni finché sono in vita l'amore che provate per loro, basta poco per regalare un sorriso e un'enorme felicità.


Silvia M.







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