DUST
AMARLO ERA COME CAMMINARE SCALZA SUI VETRI
SINOSSI
Allyson è una donna delusa dalla vita, rinnegata dai genitori e cresciuta con una zia incapace di qualsiasi atto d’amore. In una notte come tante altre, ai margini della Detroit dimenticata, Allyson incontra l’uomo che le cambierà per sempre la vita. Ryan, occhi di ghiaccio e anima spezzata, si trasformerà nella sua ossessione.
Una storia d’amore che travolge, consuma e brucia.
Una passione letale che diventa dipendenza e possesso.
In un’altalena di emozioni, Allyson e Ryan, vivranno un sentimento che saprà condurre le loro anime alla deriva.
Una storia d’amore che travolge, consuma e brucia.
Una passione letale che diventa dipendenza e possesso.
In un’altalena di emozioni, Allyson e Ryan, vivranno un sentimento che saprà condurre le loro anime alla deriva.
IL
LETE
Qui
sul mio cuore, anima crudele e sorda, vieni, tigre amata, mostro
dalle pose indolenti; le mie dita tremanti voglio immergere nel fondo
della tua spessa chioma, lungamente; e seppellir la testa indolenzita
nella tua gonna piena del tuo odore; come un fiore appassito
respirare dell'amore defunto il tanfo dolce.
Voglio
dormire! Meglio della vita è certo il sonno, un sonno dolce come la
morte: e sopra il tuo bel corpo lucido, come di rame, deporrò i miei
baci, senza rimorso.
Nulla
può l'abisso del letto tuo per mandar giù i placati singhiozzi:
l'oblio abita potente sulla tua bocca; e dentro i baci tuoi scorre
l'acqua del Lete.
Al
mio destino, che m'è delizia ormai, voglio obbedire come un
predestinato; e, mite martire, condannato innocente, il cui fervore
arroventa il supplizio, sulle punte incantate di questo eretto seno
che non ha mai imprigionato un cuore, io succhierò il nepente e la
cicuta per annegare tutto il mio rancore.
Charles
Baudelaire
Il mio angelo nero era tornato.
Mi strinse la gola con una mano. «Che
cosa stavi facendo lì dentro?»
«Non sono affari tuoi!»
«Certo che lo sono.»
«Cosa te lo fa pensare?»
Sorrise crudele. «Tu.»
Mi umettai le labbra, il suo corpo
caldo contro il mio sembrava poter sciogliere il gelo che mi
attanagliava le ossa. Fu l’attimo che precedette l’oblio, la
distruzione, il delirio di un’attrazione sconosciuta, priva di
logica. Quando appoggiò le labbra sulle mie e mi morse, avvertii il
sapore del sangue. Il bacio che seguì fu tanto carnale da
consumarmi.
Si allontanò, indietreggiando con
passo animale.
«Come ti chiami?»
La sua voce cavernosa raggiunse ogni
parte di me. Ogni cellula si sincronizzò sull’onda sonora di
quell’incanto.
«Allyson», balbettai.
Si voltò di spalle e se ne andò,
lasciandomi come un fantasma sulla strada.
La
nascita di DUST è avvenuta in un modo alquanto bizzarro: per la
prima volta sono stata attratta da una città che non è la mia,
dalla sua storia e da lì sono voluta partire per creare i personaggi
del romanzo.
Detroit
che ha visto la sua grandezza come una Regina adorata e ricoperta di
gioielli ed elogi. Che ha costruito sogni nel lusso, nello sfarzo
dandosi al mondo che adorante ne sognava le strade. La stessa città
fantasma che ora agonizza nella polvere della sua grandezza. Le
statistiche la collocano come la seconda città più pericolosa al
mondo. Una città che ha vissuto due vite diametralmente opposte.
Sospesa tra le continue promesse di rinascita e il perenne abbandono
delle case, dei negozi, delle fabbriche, dei cinema e dei ristoranti.
Spazi immensi di macerie su cui si moltiplicano i poveri, la
criminalità e la fame. Due mondi che si scontrano in una guerra tra
grattacieli e ghetto. Lasciatevi stregare anche voi.
Buona
lettura.
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